Tra i programmi di Rai 5 per la serata di martedì 9 ottobre c'è anche Faber in Sardegna, documentario sul soggiorno di Fabrizio De Andrè nella zona dell'Agnata, in Gallura. Il docu-film è già presente in streaming nell'app e sul sito Raiplay e prevede interventi di familiari, parenti, amici, musicisti e personaggi vari. La colonna sonora, ovviamente, è rappresentata da alcuni tra i maggiori successi del cantautore genovese scomparso nel 1999. Tra le canzoni figura anche Hotel Supramonte, il brano che narra della brutta esperienza del rapimento subito da Faber e Dori Ghezzi nell'estate del 1979.
Il docu-film Faber in Sardegna su Rai 5
Martedì 9 ottobre, in seconda serata, con inizio alle 23:35 circa, il canale Rai 5 manda in onda Faber in Sardegna, docu-film sulla vita privata dI Fabrizio De Andrè in Gallura.
Con l'aiuto della moglie Dori Ghezzi, nel documentario vengono mostrate rare immagini, riprese esclusivi e momenti personali di un grande artista, da molti considerato quale uno dei più grandi cantautori italiani. Oltre alla consorte, il docu-film ospita anche interventi di parenti, amici e personaggi del mondo della musica.
Dall'architetto Renzo Piano al cantautore Morgan, da Ornella Vanoni al parroco che celebrò il battesimo della figlia Luvi, nel documentario Faber in Sardegna viene fatto emergere il lato più intimo di Fabrizio de Andrè.
Dal filmato emerge il ritratto di un De Andrè inaspettato, sicuramente più sociale e amichevole di quello rimandato dalle descrizioni di giornalisti e critici musicali.
Il rapimento di De Andrè e Dori Ghezzi
A metà del filmato possiamo ascoltare Ornella Vanoni intenta a cantare il brano "Hotel Supramonte"; il brano racconta i mesi di prigionia vissuti dal cantautore e dalla moglie, in seguito al rapimento avvenuto il 27 agosto 1979.
In particolare, il titolo del pezzo si riferisce all'aspra zona del Supramonte, una catena montuosa sita nella parte centrale della Sardegna che da sempre funge da covo per malfattori, latitanti, banditi e contrabbandieri. De Andrè e Dori Ghezzi furono tenuti in ostaggio per quasi quattro mesi nelle vicinanze di Pattada.
Per effetto del pagamento di un consistente riscatto, i due vennero liberati nei giorni immediatamente vicini al Natale dello stesso anno. Intervistato sull'accaduto, Faber ci tenne a sottolineare il lato umano dei rapitori che, a più tratti, concedevano allo chansonnier ligure e alla moglie di stare anche slegati e senza bende.