C’era una volta una Kate Middleton che amava festeggiare il suo compleanno in discoteca, vestita di shorts inguinali, rollers e paillettes, oltre che di ammiccanti sorrisi. C’è adesso una Kate Middleton che festeggia oggi i suoi 37 anni al cospetto della Regina con tre pargoli, gonne midi e fashinator crown-like, oltre che pelle secca e sguardo impietoso. Questa è la trasformazione della borghesia che si arrampica sulle scale dorate e sdrucciolevoli della nobiltà, presunta o de facto.

Da Wisteria Sister a Duchessa

Quest’anno, Kate Middleton spegnerà 37 candeline su una torta dal gusto particolare.

La giovane donna, in meno di 8 anni è passata da Wisteria Girl a Duchessa di Sussex. Wisteria Sisters erano, infatti, chiamate le due sorelle Middleton, Kate e Pippa. Un binomio inscindibile il loro, le “ragazze glicine”, soprannome meritato per la loro indiscutibile capacità di “scalare” la società a passi da gigante. In Italia si chiamerebbero con il meno elegante “arrampicatrici sociali”, locuzione a tratti sprezzante, a tratti dettata da invidia. Poco importa.

La signorina glicine è diventata duchessa. In mezzo, come una tagliente lama che separa la vita con un taglio netto, il matrimonio con il più papabile erede al trono d’Inghilterra, il Principe William, orfano di madre e forse il più desiderato ragazzo al mondo.

Non tanto per bellezza, capacità o coraggio, ma per il titolo nobiliare che possiede, come il più classico dei “principi azzurri” della tradizione favolistica mondiale.

Orde e schiere di ragazzine comuni cresciute con e nel mito del nobile principe che sposa la popolana. Una sola ce l’ha fatta, Kate Middleton. Certo, a rigor di verità, una arrivata non proprio dai bassifondi portuali del paese d’Oltremanica dato il cospicuo patrimonio familiare, ma pur sempre priva anche di una sola goccia di sangue blu nelle vene.

La sua ‘vita precedente’ da Wisteria Girls è stata il suo biglietto da visita per varcare la soglia del cancello nero di Buckingham Palace, da sempre tollerante su questioni relazional-amorose precedenti ai royal wedding. La vicenda della compianta Diana Spencer era ancora vivida nei cuori dei sudditi, così l’operazione di marketing e di branding della monarchia è stata quasi costretta a passare per una commoner in grado di regalare nuovamente sogni in stile Disney.

Kate Middleton, la torta dolce-amara di compleanno

Da quando Kate è entrata a corte, però, qualcosa si è rotto. Da un lato, i roller psichedelici hanno lasciato il posto a stiletti in camoscio, le sopracciglia spettinate hanno trovato finalmente forma, la bilancia ha subito una vigorosa virata verso sinistra, i modi e gli atteggiamenti si sono fatti più composti e i suoi sorrisi dagli occhi sgranati sono diventati più contenuti. I suoi capelli ribelli sono stati addomesticati e contenuti dapprima sotto cappellini bon ton, e ultimamente da fashinator a semicerchio che preludono all’immagine della corona, in modo da far passare l’idea in maniera “soft”.

Eppure, rimane qualcosa di stonato. Una sorta di linguaggio metaverbale che, però, permea tutta l’aura di Kate Middleton come un leit motiv di una tristezza infinita.

La sua pelle, specchio e barriera del sé tra mondo interno e mondo esterno, si è fatta incredibilmente più secca e segnata, e il suo sguardo ha perso quel colore che l’aveva sempre contraddistinta.

La sua festa di compleanno per il suoi 37 anni sarà tra le mura dorate di Kensington Palace, insieme ai tre figli (e un quarto in forse?) e alla Regina, probabilmente insieme alla onnipresente Carole e senza William, lontano per lavoro. Anche l’oro ha la sua ombra, e di glicine resta solo qualche vestitino bon ton primaverile. È lo sguardo della duchessa Kate a tradire Kate Middleton. Uno sguardo che appare proprio tra coloro che, per ottenere un titolo, abbiano scelto di rinunciare a se stessi. Questo è il prezzo da pagare. Del resto, business is business.