Sono passati sette anni e ben otto stagioni da quando, nel lontano 2012, i telespettatori di Grey's Anatomy hanno dato l'addio ad uno dei personaggi più amati ed iconici del telefilm. Si sta, ovviamente, parlando del chirurgo plastico Mark Sloan che, nelle prime puntate della nona stagione, è morto in seguito alle gravi ferite riportate dopo l'incidente aereo che ha colpito parte del team del Seattle Grace - Mercy West. Da quel momento, i fan di tutto il mondo non hanno mai smesso di dimostrare affetto e riconoscenza nei confronti dell'affascinante interprete del "Dottor Bollore" che, proprio in questi giorni, in occasione della messa in onda del suo nuovo telefilm, è tornato a parlare della sua esperienza sul set di Grey's Anatomy.
Intercettato dai microfoni di Entertainment Enquire, l'attore ha dichiarato di essere profondamente riconoscente nei confronti del Medical-Drama e del personaggio che lo ha reso famoso. Ecco le sue parole: "Sono profondamente grato per aver avuto la possibilità di interpretare un ruolo così iconico. Non è mia intenzione rinnegare qualcosa che fa parte del mio curriculum. Tra l'altro, ogni attore viene sempre ricordato per un ruolo in particolare. Non importa quanto siano eccellenti le successive prestazioni. Alcuni personaggi riescono ad avere un maggior impatto sul pubblico e Mark Sloan è uno di questi. Apprezzo l'opportunità di aver interpretato questo ragazzo".
Un nuovo ruolo da protagonista per Dane nel telefilm 'Euphoria'
Archiviato, definitivamente, il capitolo Grey's Anatomy Eric Dane è riuscito, negli anni, ad ottenere nuovi ruoli da protagonista. Nel 2013, infatti, è entrato a far parte del cast di "The Last Ship", la Serie TV targata TNT, dove ha interpretato il Capitano Tom Chandler.
Dopo un periodo di riposo, l'attore è dunque tornato al suo lavoro grazie al ruolo da protagonista nel teen-drama "Euphoria" in onda proprio in queste settimane sulla HBO. Una nuova sfida, diversa dalle precedenti, che ha permesso all'attore di sperimentare nuovi orizzonti creativi. La trama del telefilm, infatti, racconta le vicende di un gruppo di liceali alle prime armi con droghe, sesso, amore e amicizia.
Una serie tv sopra le righe che l'attore ha strenuamente difeso: "Euphoria ha uno sguardo crudo e realistico nel raccontare le vite degli adolescenti. Secondo il mio parere non c'è nulla di troppo spinto nella trama. Non c'è altro modo di trattare certi argomenti, in modo sincero, senza essere così audaci. Se voglio approcciarmi a questi ruoli devo assicurarmi di far parte di un team che cerca di raccontare gli avvenimenti in modo più coraggioso e realistico possibile".
La depressione e la volontà di portare sullo schermo temi delicati
Infine Eric Dane, uscito da poco dal tunnel della depressione e dalla dipendenza da farmaci, ha posto l'accento sulla necessità di portare sullo schermo argomenti tanto delicati quanto trascurati come la salute mentale e la tossicodipendenza.
Ecco cosa ha dichiarato in merito: "Mi sono ritrovato in situazioni sbagliate. Ho sperimentato, in prima persona, problemi riguardanti la salute mentale e la dipendenza ed è per questo che sono assolutamente disponibile a raccontare sia la mia storia sia quella degli altri".