Mentre le drag queen rese famose della trasmissione condotta da RuPaul continuano i loro tour internazionali (Bianca Del Rio è oggi a Parigi, settimana prossima a Berlino, prima di iniziare il tour inglese), lo showman americano in "tacco e parrucco" ha annunciato in queste ore tre nuove edizioni. La longevità del programma è destinata quindi a continuare. Vedremo sempre di più uomini vestiti da donna. Almeno in TV.
RuPaul's Drag Race UK: più ironia, meno glitter
La novità dell'anno è la versione inglese. Ieri il media britannico BBC Three ha diramato un video di presentazione dei dieci concorrenti, in cui RuPaul spiega che la trasmissione inizierà "presto".
Età media 27,9 anni. I concorrenti, dieci in tutto, provengono da varie città e regioni del Regno Unito: Londra, Belfast, Liverpool, West Yorkshire, Essex, Leicester, Birmingham e Wiltshire. Tanti sono cresciuti all'ombra di Jacqui Potato, famoso nella scena queer londinese per le sue performance al The Joiners' Arms, simbolo di East London.
Il formato è lo stesso della versione americana, ma le differenze culturali si faranno sentire sicuramente. I concorrenti sembrano meno glamour dei colleghi americani, ma assai più ironici e articolati. Il make-up per una volta potrebbe passare in secondo piano. L'acume potrebbe farla da padrone.
Baga Chipz, Blu Hydrangea, Divina De Campo, Crystal, Sum Ting Wong, Cheryl Hole, Gothy Kendoll, Vinegar Strokes, Scaredy Kat e The Vivienne saranno i protagonisti dello show, insieme a RuPaul e Michelle Visage, già famosa in Gran Bretagna in quanto finalista della 15esima edizione del Grande Fratello VIP inglese nel 2015.
Scaredy Kat sarà il più giovane partecipante nella storia della trasmissione. Aveva 19 anni durante le registrazioni. È anche il primo a riferire di avere una ragazza, definendosi "bisessuale".
Drag race: quando la 'normalità' è un insulto
Il programma, che ha vinto 9 Emmy e collezionato altre 14 nomine, è entrato nella cultura popolare per la stravaganza della formula televisiva e per l'unicità dei concorrenti.
Questo soprattutto in America del Nord, dove è un vero e proprio tormentone con una forza politica non trascurabile. Famoso l'endorsement del programma ad Hillary Clinton in chiave anti-Trump durante la campagna elettorale per le presidenziali 2016.
Nancy Pelosi, Presidente della Camera USA, ha partecipato alla trasmissione.
Molti altri democratici americani sono fan del programma. La versione inglese potrebbe riservare delle sorprese da questo punto di vista, ma è da escludere riferimenti significativi a Boris Johnson. La trasmissione è stata infatti registrata mesi fa.
In precedenza il format era stato esportato in Thailandia, riscuotendo un successo inaspettato. È uno show già noto in Gran Bretagna.
All Stars 5 e poi la dodicesima serie
Tra novembre e dicembre dovrebbe andare in onda anche All Stars 5. Secondo le indiscrezioni e le conversazioni su Reddit, Shea Coulee, Jojubee e Miz Cracker sono i favoriti. Poco dopo la fine della trasmissione con drag queen che hanno già partecipato ad altre edizioni, sempre su VH1, sarà la volta della 12esima serie.
Ancora non comunicata la data d'inizio. Non sono stati ancora comunicati i nomi dei partecipanti.
“Hey, squirrel friends! Are you hungry for more RuPaul’s Drag Race? Well, good, because your country breakfast is ready!” Questo il semplice messaggio rilasciato a inizio settimana da RuPaul, nome d'arte del 58-enne Ernestine "Toni" Charles. RuPaul era parte del movimento newyorkése dei Club Kids. È diventato famoso nel 1993 con la sua canzone d'esordio Supermodel (You Better Work).
Considerato un punto di riferimento per la comunità LGBTQI, RuPaul è a tutti gli effetti un'icona dei nostri tempi: successo, bellezza, trasformismo, voglia di stupire ed educare. Non per niente, nel 2017, è stato incluso dalla rivista TIME tra le 100 persone più influenti al mondo.