Sono già trascorsi cinque anni da quando, nell'ormai lontano 2015, Patrick Dempsey ha abbandonato il set di Grey's Anatomy. Nel corso del ventunesimo episodio dell'undicesima stagione, Derek Shepherd ha infatti perso la vita a causa delle gravissime ferite riportate dopo un disastroso incidente stradale. L'attore, attualmente impegnato nella promozione di Diavoli, sembra però non aver dimenticato l'esperienza decennale maturata sul set del medical drama.
Patrick Dempsey confessa: 'Quando ho lasciato Grey's Anatomy ho rubato mascherine e guanti'
Intervistato nella tarda serata di ieri da Jimmy Kimmel, Patrick Dempsey ha ripercorso i lunghi anni trascorsi sul set di Grey's Anatomy.
L'attore ha infatti prestato il volto a Derek Shepherd per ben dieci anni. Un'esperienza, quest'ultima, che sembrerebbe aver preparato l'interprete ad affrontare in modo più consapevole le conseguenze dell'attuale emergenza sanitaria.
Ecco, infatti, le dichiarazioni che l'attore ha rilasciato durante il Jimmy Kimmel Show: "In un certo senso Grey's Anatomy mi ha aiutato ad affrontare la pandemia. Prima di lasciare lo spettacolo, ho 'rubato' mascherine e guanti. È per questo che, quando l'emergenza sanitaria si è diffusa, avevo a disposizione tutto ciò che mi serviva. I miei figli avevano ciò di cui avevano bisogno ed eravamo pronti.
Quindi sì, è stato un vantaggio".
Diavoli, Patrick Dempsey ripercorre l'esperienza vissuta a Roma: 'È una città folle'
Archiviato il capitolo Grey's Anatomy, l'attenzione di Patrick Dempsey si è poi concentrata sul lungo soggiorno vissuto in Italia durante le riprese della prima stagione di Diavoli. L'attore, conscio del grande successo ottenuto grazie alle sue straordinarie doti interpretative, ha ringraziato i fan per l'affetto ricevuto.
Da sempre affascinato dalle tradizioni nostrane, l'uomo ha però sottolineato l'estrema difficoltà riscontrata nel muoversi in auto a Roma.
Ironizzando sulle prestazioni di guida degli italiani, l'attore ha infatti dichiarato quanto segue: "È una follia! Preferisco essere su una pista piuttosto che guidare a Roma. È una città folle.
La gente pensa che sia difficile muoversi a New York, ma non è niente in confronto a Roma."
Il lockdown di Patrick Dempsey: 'La mancanza di socializzazione è davvero impegnativa'
Infine l'attore, ripercorrendo i lunghi mesi di lockdown, ha svelato un retroscena riguardante la sua vita privata. Patrick Dempsey ha infatti confessato che la quarantena ha notevolmente influito sullo stato d'animo dei suoi tre figli. In particolare è stata la sua primogenita ad accusare di più le conseguenze dell'emergenza sanitaria. E' per questo che insieme alla moglie, l'attore ha organizzato una finta festa per l'ultimo anno di scuola di Talula.
Ecco come Patrick Dempsey ha raccontato l'episodio in questione: "La mancanza di socializzazione è davvero impegnativa, soprattutto all'ultimo anno. Alla mia povera figlia è mancato tutto. Abbiamo fatto un finto ballo di fine anno a casa".