Karina Cascella, influencer e opinionista nelle trasmissioni 'Live non è la D'Urso' e 'Pomeriggio Cinque', ha rilasciato un'intervista esclusiva a Blasting News.

Karina racconta com'è nato il progetto del nuovo ristorante 'Matambre' che aprirà, senza un evento inaugurale per via delle normative anti-covid in vigore, a Bergamo una delle città più colpite dalla pandemia.

Con i suoi 1 milione e 100mila follower su Instagram, Cascella, è pronta a mettere l'accento a suo modo, in un nuovo settore - come quello della ristorazione - che in questo momento non sta vivendo un bel clima a causa dell'attuale crisi dovuta all'epidemia.

L'idea

Karina: influencer da un milione di follower, opinionista nei salotti di Barbara D'Urso, mamma e compagna a 360 gradi e ora anche imprenditrice nel settore delle ristorazione. Dove nasce questa idea?

"Dalle mie esperienze di lavoro e televisive ho avuto la fortuna di accumulare tanti contatti che mi hanno portata a valutare anche altri settori, tra cui quello della ristorazione. In questo caso tutto nasce da un'idea del mio compagno, imprenditore e proprietario tra l'altro di una nota discoteca proprio a Bergamo, il Setai. Mi ha fatto credere in una nuova iniziativa imprenditoriale, cioè 'Matambre': un ristorante di carne a tema argentino che mancava nel capoluogo bergamasco."

Da come fai trasparire in televisione e nei social sembri una persona molto precisa e una donna molto attenta ai particolari.Questo tuo aspetto caratteriale si noterà in questa tua nuova avventura?

"Certo e devo specificare che sotto questo aspetto, cioè quello della precisione e attenzione ai dettagli, io e il mio fidanzato, socio con me di questa attività, siamo molto simili. Il ristorante avrà degli arredamenti stile vintage con delle piccole attenzioni rivolte ai clienti. Ad esempio nei bagni delle signore sarà allestita una vera e propria "zona di comodità" con poltroncine e una consolle particolare, come facevano le donne di un tempo quando andavano ai servizi per incipriarsi durante le pause."

Il periodo difficile in cui viviamo

Hai scelto di investire in questo progetto proprio in un momento in cui viviamo questa 'intermittenza' di aperture e di crisi del settore della ristorazione.

Dice Paulo Coelho: 'Non ti arrendere mai. Di solito è l'ultima chiave del mazzo quella che apre la porta'. Ti riconosci in questa frase tu che non ti arrendi mai? Qual'è la 'tua chiave'?

"La chiave di tutto è la mia famiglia. L'amore per il mio compagno e la forza che dà mia figlia ogni giorno quando mi guarda, mi hanno dato quella grinta che va oltre le difficoltà, oltre i problemi che questo periodo può condizionare a livello soprattutto mentale.

Io sono qua, malgrado abbia avuto anch' io dei momenti di debolezza che mi hanno costretta ad assentarmi dalla tv e altre cose lavorative, ora sono pronta e carica più che mai. Quindi la mia chiave è proprio l'amore, che ricevo ogni giorno e mi dà la forza in ciò che faccio, come in quest'ultimo progetto in cui mi sono messa in gioco. Come dice Madre Teresa di Calcutta, per me che sono molto credente: 'L'amore è la più grande medicina' ".

Quindi questo periodo difficile che ha fatto precipitare la ristorazione in una vera e propria 'crisi' non vi fermerà?

"Assolutamente no. Paradossalmente ha caricato me e il mio compagno ed adesso siamo entusiasti di essere arrivati finalmente al giorno dell'apertura.

Per il resto ci comporteremo sempre in base alle normative emesse dai Dpcm governativi: quando bisognerà chiudere, chiuderemo e quando si potrà finalmente aprire anche alla sera, gioiremo e saremo pronti. Ecco quindi che mi trovo solidale con l'iniziativa politica del Presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, che invita ad osservare con un suo slogan, in un'intervista del 23 Febbraio sul quotidiano Repubblica, quanto sia più intelligente avere ' quattro persone al ristorante piuttosto che ventiquattro all'interno di una casa'.".

C'è chi vi ha definito in questo difficile periodo una categoria privilegiata rispetto al contesto in cui viviamo. Sei d'accordo?

"Noi influencer abbiamo la fortuna che molte volte lavoriamo da casa evitando spostamenti.

Sicuramente in questo concordo che c'è una situazione di privilegio rispetto ai tanti lavoratori che son costretti a spostarsi tutti i giorni. È importante avere la consapevolezza di essere seguiti da tanta gente e magari in un periodo come questo è meglio evitare di ostentare viaggi o spostamenti che per legge sono contingentati a solo scopo lavorativo. Bisogna essere di esempio sempre, io cerco nel mio piccolo di farlo, credendo nei valori della famiglia e del lavoro, che penso siano la linfa vitale per avere la forza di andare sempre avanti a testa alta e col sorriso sulle labbra, malgrado il periodo difficile a livello storico. Io ci credo, e ringrazio il mio compagno, mia figlia e miei cari che mi danno questa forza e questo amore ogni giorno."