Silvia e Giulia Provvedi, in arte Le Donatella, showgirl televisive, cantanti e influencer (con 1 milione e 400mila follower su Instagram) hanno rilasciato un'intervista esclusiva a Blasting News.
Le Donatella ci raccontano meglio del loro ultimo brano canoro estivo dal titolo 'Moralisti su Pornhub', che in maniera un po' provocatoria e irriverente trattano il fenomeno degli haters o 'leoni da tastiera', perché anche loro come tanti sono state ripetutamente colpite da frasi offensive e di cattivo gusto sui social e nei loro canali ufficiali. Ecco che quindi da questa hit estiva nasce un dialogo e una riflessione su questo spiacevole 'fenomeno' che colpisce molti utenti dei social network, e nell'occasione Silvia e Giulia non si negano a precisazioni importanti sulle loro vite.
L'idea del tormentone estivo
Com'è nato il progetto di questa hit estiva?
“Veniamo da un percorso che rispecchia noi stesse: irriverenti, ma spontanee. Non puoi piacere a tutti e tra offese e parole sbagliate sul nostro conto abbiamo deciso di celebrare questa categoria di persone tramite la canzone 'Moralisti su Pornhub', che da un lato ci offende sui social e dall'altro ci mette like di nascosto evidenziando questa grande incoerenza che è un po' il leitmotiv del nostro brano. In questo siamo state aiutate dal nostro management ‘Sartoria mgmt’ formato da Paolo Cartago e Francesco Sole e dalla collaborazione del duo ‘Imurr’ che hanno curato tutta la parte stilistica e dei costumi del videoclip della canzone disponibile su Youtube".
Il vostro ex coinquilino al Grande Fratello Vip e comico Maurizio Battista disse 'L'Italia è un paese delle tre I: irriverente, improbabile e incoerente'. Anche voi evidenziate questo tramite la canzone?
"Maurizio ha ragione. Noi non solo evidenziamo questo concetto cantando questo motivetto estivo ma è una cosa che viviamo nella nostra quotidianità tramite il rapporto che noi personaggi pubblici abbiamo sui social con questi 'leoni da tastiera' chiamati haters.
Persone principalmente con famiglia o con una professione ben definita che poi dietro a Instagram o Facebook ti attaccano ogni giorno senza dar peso alle parole. Noi di base ce ne freghiamo, perché abbiamo una nostra personalità e forza che ahimè non tutti hanno. Ecco che noi vogliamo essere, metaforicamente parlando, degli 'evidenziatori sociali viventi' di questo problema contro gli haters che ormai affligge molti italiani".
Che consigli potete dare quindi per gestire eventuali tensioni o stati d'animo tristi frutto di frasi malate di questi hater?
"Non dovete dare peso ai commenti di tutti questi 'leoni da tastiera' frustrati e incoerenti, mai. Tenete sempre la testa alta e credete in voi stessi. Una cosa abbiamo imparato negli anni: quando tieni lo sguardo alto, sono gli altri che lo abbassano.”
Rivelazioni e precisazioni
Quali sono le offese più ricorrenti o che meritano una precisazione?
(Risponde Giulia Provvedi): "Mi hanno più volte etichettato come lesbica perché nella nostra immagine di copertina del brano io e mia sorella ci baciamo, come se fosse un male nella società. Proprio ora che a livello storico e globale c'è una grande apertura mentale e legale sull'argomento delle diversità colgo anche l'occasione per specificare che ogni persona ha il diritto e il piacere di amare ciò che la fa star meglio, uomo o donna che sia.
Io potrei tranquillamente innamorarmi di una donna, perché l'amore non ha sesso, e penso di non essere l'unica perché c'è molta gente che non ha ancora la forza per ammetterlo".
Tra i commenti più frequenti sui social c'è la domanda sulla tua vita privata e sentimentale Silvia, data l' assenza per motivi legali del tuo compagno Giorgio De Stefano. Giulia ha espresso poco fa un 'amore universale' diciamo, tu una volta per tutte: sei ancora fidanzata?
(Risponde Silvia Provvedi): "Sono fidanzatissima. Credo nell’innocenza del mio compagno e padre della nostra bambina. Lo stiamo aspettando.”