Luisa Corna è una cantante, conduttrice televisiva e attrice. Nata nel 1965, ha partecipato al Festival di Sanremo 2002 in coppia con Fausto Leali con la canzone ‘Ora che ho bisogno di te’, classificandosi al quarto posto. Il 31 marzo 2006 è uscito il suo primo disco, intitolato ‘Acqua futura’. In qualità di attrice ha recitato, fra gli altri, in ‘Nirvana, film diretto da Gabriele Salvatores nel 1997. Nel 2021 ha lanciato il suo nuovo album dal titolo ‘Le cose vere’.
Blasting News l’ha contattata in esclusiva per parlare di questo ultimo lavoro e, in generale, della sua carriera.
Luisa Corna e la musica
Partiamo con una semplice domanda ma complessa allo stesso tempo. Chi è Luisa Corna?
“Essenzialmente una sognatrice, che insegue con determinazione ed impegno le proprie passioni. Sicuramente una perfezionista, severa con sé stessa e sempre alla ricerca di nuovi stimoli artistici. Sono cresciuta combattendo la mia estrema timidezza che da bambina usciva fuori ogni volta che dovevo parlare di fronte ad altra gente. La musica è stata terapeutica per sconfiggerla, e quando all’età di diciassette anni sono salita per la prima volta su un palco, ho trovato finalmente il mio modo di esprimere le emozioni: attraverso le note”.
È da pochi giorni terminato il Festival di Sanremo.
Nel 2002 ha partecipato come cantante in gara in coppia con Fausto Leali, con la canzone ‘Ora che ho bisogno di te’, classificandosi al quarto posto. Che ricordi ha di quell'esperienza?
“Conservo un bellissimo ricordo. Le giornate erano intense e piene di impegni. Tra interviste con radio, giornali e televisioni, avevamo una marea di appuntamenti tutti condensati in pochissimo tempo e con ritmi frenetici.
Le giornate trascorrevano in un lampo. Poi arrivava il momento di uscire sul palco e allora l’adrenalina e l’emozione mandavano via tutta la stanchezza ed eri pronto a dare ancora una volta il massimo. Oltre ad avere un talento unico, Fausto ha una grandissima energia e aver trascorso quei momenti al suo fianco rende i miei ricordi ancora più belli”.
Ha pubblicato tre dischi? Come valuta il suo percorso in qualità di cantante? Ha qualche progetto per il futuro sotto questo punto di vista?
“È stato prima di tutto un percorso verso la consapevolezza. Quando capita di risentirmi in interpretazioni del passato sento che la mia voce è cambiata, tanto nel timbro vocale quanto nella capacità interpretativa, complici forse una maggior sicurezza sul palco e una più profonda conoscenza di me stessa. In questo momento mi sto dedicando alla promozione del mio ultimo progetto musicale che è uscito da poco. Si intitola 'Le cose vere', proprio per sottolineare l’importanza che oggi ha riscoprire e valorizzare ciò che riteniamo veramente essenziale nella nostra vita: per me sicuramente gli affetti e la musica.
All’interno ci sono dieci tracce, tra le quali due duetti con il grande artista americano Sananda Maitreya, autore e interprete di brani storici come ‘Sign your name’, ‘Holding on to you’, e ‘Divina’, mentre nel videoclip di ‘Noche in Baires’ troviamo come protagonista d’eccezione l’argentino Javier Zanetti, storico campione dell’Inter. All’album ha fatto da apripista il singolo ‘Senza un noi’: un brano che descrive la magia dell’amore come un bene assoluto che sopravvive integro in tutta la sua purezza anche dopo una separazione, consapevole del fatto che l’amore donato e ricevuto non andrà mai perduto”.
Luisa Corna attrice e conduttrice
Luisa Corna è anche attrice, avendo recitato in ‘Nirvana’, regia di Gabriele Salvatores nel 1997 e ‘Al momento giusto’ di Giorgio Panariello e Gaia Gorrini nel 2000.
L'abbiamo vista anche impegnata nella fiction ‘Ho sposato uno sbirro’. Ci racconta queste esperienze?
“Sono stare tre esperienze diverse nel loro genere. ‘Nirvana’ è stata la mia prima partecipazione cinematografica dopo la scuola di recitazione. Era tutto nuovo per me e perciò, anche se dovevo interpretare solamente una piccola parte, ne ero particolarmente affascinata. Senza considerare il fatto che a dirigermi era il maestro Salvatores. Il mio ruolo era quello della Dea Kali. Mi ricordo le tante ore di preparazione per il trucco, che era particolarmente complicato. Di ‘Al momento giusto’ ricordo con piacere l’affiatamento e il clima di grande divertimento che si era creato sul set. D’altronde non poteva essere diversamente con Giorgio Panariello, Carlo Pistarino e Giovanni Cacioppo.
In ‘Ho sposato uno sbirro’ ho potuto mettermi maggiormente alla prova, essendo stata una lavorazione più lunga durata per due stagioni televisive. Con Flavio Insinna, Antonio Catania e Cristiane Filangeri si era creata, giorno dopo giorno, una bella complicità.
Nel 2003 posò per un calendario in esclusiva per "Panorama". Rifarebbe questo tipo di scelta?
“In quel periodo i calendari erano particolarmente di moda. Non me ne pento ma con il senno di poi, forse, avrei fatto altre scelte”.
Il curriculum di Luisa Corna è molto variegato, essendo anche conduttrice. Luisa Corna si sente più cantante, attrice o conduttrice, oppure tutte insieme?
“La televisione mi ha dato molto, ho avuto l’opportunità di condurre programmi in stile Varietà, all’interno dei quali la musica era predominante.
C’erano grandi orchestre e importanti ospiti con i quali duettare. In un certo senso credevo di poter portare avanti su due binari paralleli la mia attività di cantante e conduttrice a tutto tondo, ma la musica è stata un richiamo troppo forte ed ha avuto la meglio. Ciò non toglie che se la televisione tornasse a proporre quel tipo di show probabilmente mi sentirei pronta per un’altra avventura”.
Il rapporto tra Luisa Corna e i social
Questa è l'era dei social. Che rapporto ha Luisa con questi nuovi mezzi?
“Durante queste fasi di lockdown ho iniziato a comunicare maggiormente attraverso i social. Capisco che è diventato un modo indispensabile per rimanere in contatto con le persone che mi seguono, tenendole aggiornate sulle novità che mi riguardano ed anche scambiando con loro pareri e riflessioni”.
Cosa consiglia Luisa Corna a chi vuole intraprendere il suo stesso percorso?
“È sempre difficile dare consigli, tuttavia sono convinta che prima di tutto serva impegno e dedizione. Inseguire le proprie passioni è affascinante, ma è sempre una strada in salita per chi cerca delle realizzazioni artistiche. Il successo per me è avere la possibilità di esprimere sé stessi. Cercare la propria strada, liberi da omologazioni”.
In generale quali sono i progetti futuri di Luisa Corna?
“Tra circa un mese uscirà il secondo singolo dell’album ‘Le cose Vere’ ed anche il Cd fisico. Per ora siamo in attesa di definire le date dei concerti e di tornare a fare musica dal vivo. Nel frattempo, ho anche in programma il 27 aprile un concerto al ‘Mamì’ di Rimini insieme alla mia cara amica Annalisa Minetti.
Inoltre, durante i vari periodi di lockdown, mi sono dedicata alla scrittura di un ‘libro musicale’ destinato ai più piccoli, in cui il protagonista è un piccolo alieno che vive incredibili avventure attraverso l’universo, viaggiando a cavallo del suo magico arcobaleno. Ho già edito il primo volume dal titolo ‘Tofu e la magia dell’arcobaleno’, e da poco ho ultimato anche la seconda avventura che vedremo presto in libreria”.