Martedì 2 marzo Achille Lauro alla 71^ edizione del Festival di Sanremo ha portato una lettera all'umanità. L'intento dell'artista romano era quello di invitare la gente a mettere da parte i pregiudizi. L'esibizione sulle note del brano "Solo noi" è terminata con un pianto di lacrime di sangue. Sulla vicenda è intervenuto il direttore di Famiglia Cristiana che ha giudicato l'episodio quasi blasfemo.

Il commento di don Antonio

Don Antonio Rizzolo ha speso delle parole durissime sul "primo quadro" di Achille Lauro. Stando a quanto riferito dal direttore di Famiglia Cristiana, il problema non è il brano "Solo noi" ma tutto il contesto.

L'omaggio alla Madoninna di Civitavecchia che nel 1995 avrebbe pianto lacrime di sangue, non è stato ben visto.

Il portavoce di Famiglia Cristiana ha definito la scelta del 30enne fuori luogo e per certi versi anche scioccante. Don Antonio è convinto che l'artista romano avrebbe potuto interpretare il tutto in una maniera completamente diversa: "La possibile allusione alle statue della Madonna e a immagini sacre legate alle lacrimazioni, potrebbe richiamarle, sfiorando il blasfemo". Oltre alle lacrime, Rizzolo ha commentato il look del cantante e quello che si è intravisto sull'asta del microfono. Come spiegato dal direttore della rivista, nell'asta si è intravisto un rilievo a forma di cuore che sembra richiamare il Sacro Cuore di Gesù.

Don Antonio ha avuto da ridire anche sulla cresta che rappresenta il fuoco dell'amore. A detta di Rizzolo, il riferimento sarebbe molto simile all'immagine degli ex voto che di solito vengono donati ai santuari.

Dunque, il Sacro Cuore unito alle lacrime di sangue risultano essere ancora più blasfeme. L'intervento del direttore si è concluso con una critica categorica: "Immagine ritenuta inadeguata al contesto".

Lettera all'umanità

In occasione del primo quadro da presentare alla 71^ edizione del Festival di Sanremo, Achille Lauro ha portato una lettera all'umanità. Prima di esibirsi sulle note del brano "Solo noi", il 30enne ha fatto una premessa: "Sono il velo di mistero sulla vita. Sono la solitudine nascosta in un costume da palcoscenico".

Inoltre, il cantante ha chiosato: "[Sono] peccato e peccatore". Al termine della perfomance, Achille Lauro ha concluso con un altro messaggio: "Esistere è essere. Essere è il diritto di ogni uomo. Dio benedica chi è".

Per il secondo quadro invece, Achille Lauro ha deciso di omaggiare Mina. Sulle note del brano "Bam Bam Twist", il 30enne ha inserito nella coreografia anche la giornalista Francesca Barra e l'attore Claudio Santamaria.