Martedì 2 marzo su Rai 1 è partita la 71^ edizione del Festival di Sanremo. Achille Lauro non figura tra i 26 big in gara, ma sarà ospite fisso all'interno della kermesse dedicata alla musica italiana. L'artista romano ogni sera porterà in scena un quadro. Per la prima prima serata il 30enne ha deciso di omaggiare la Madonnina di Civitavecchia che nel 1995 avrebbe pianto lacrime di sangue.

La premessa dell'artista

Achille Lauro è arrivato sul palco dell'Ariston con una parrucca blu, una tutina ricoperta di paillettes e delle piume. Prima di cominciare a cantare sulle note del brano "Solo noi", l'artista ha letto una breve missiva rivolta all'umanità: "Cari amici, torno a scrivervi anche quest'anno una lettera".

L'artista ha parlato di un anno difficile e surreale per tutti. Poi, ha spiegato di avere accettato per omaggiare tutti i lavoratori del mondo dello spettacolo, perché tale mondo è stato ferito e vessato. Poi, Lauro ha riferito di esibirsi per gli amici giornalisti e per tutte le persone che lavorano per lui. Nel proseguo della missiva il 30enne ha affermato: "Sarò un velo di mistero sulla vita. Sarò la solitudine nascosta in un costume da palcoscenico". Il diretto interessato ha spiegato di vestire i panni dell'esagerazione, della teatralità e della disinibizione. Infine, l'artista ha chiosato: "Sarò peccato e peccatore e chiederò che Dio ci benedica".

Cosa significa il primo quadro

Al termine del brano "Solo noi" sul volto di Achille Lauro sono comparse della lacrime di sangue.

Il gesto del 30enne non è stato affatto casuale. All'interno del primo dei cinque quadri, il cantante romano ha voluto omaggiare la Madonnina di Civitavecchia che nel 1995 cominciò a lacrimare sangue per ben 14 volte. In quell'occasione il Vescovo della Diocesi di Civitavecchia e Tarquinia, Monsignor Grillo parlò di un invito alla conversione e alla penitenza.

Achille Lauro invece, ha voluto parlare dei pregiudizi ed ha invitato tutti ad accantonarli. Nel lungo monologo il 30enne ha fatto riferimento a ferite e preconcetti. Ma non solo, anche a corpi nudi che si stringono con i desideri. Terminata l'esibizione il cantante romano è ritornato con un altro messaggio per descrivere il suo primo quadro: "Sono il glam rock. Sono un volto coperto dal trucco, le lacrime che lo rovina".

Infine, Achille Lauro ha concluso: "Esistere è essere. Essere è il diritto di ogni uomo. Dio benedica chi è".

La performance del cantante divide

L'esibizione di Achille Lauro alla 71^ edizione del Festival di Sanremo ha diviso l'opinione pubblica: da un lato c'è chi ha apprezzato il "primo quadro" mentre dall'altra c'è chi ha commentato con una vena polemica. Alcuni telespettatori hanno giudicato eccessive le "lacrime di sangue" sul volto dell'artista romano. Altri invece, hanno menzionato Renato Zero per essere stato il primo artista ad indossare tutine con paillettes.