In una recente intervista al Sunday Times, Billy Porter, protagonista della serie televisiva Pose grazie alla quale ha vinto un Emmy Awards e ha ricevuto due candidature ai Golden Globes, si è scagliato contro Vogue USA per la copertina dello scorso dicembre che rappresentava Harry Styles con un'ampia gonna a balze e una giacca dal taglio femminile. Vogue celebrava il cantante e attore come primo uomo in abiti femminili a comparire sulla copertina di una rivista. Il senso della cover era abbattere i pregiudizi sull'aspetto esteriore (in questo caso maschile), sdoganando l'idea di "genere" attorno ai vestiti: non esistono abiti da uomini e abiti da donna, ma solo abiti.

Billy Porter contro Vogue e Harry Styles

Cosa che Billy Porter, a detta sua, sta da tempo cercando di fare. Durante la cerimonia degli Oscar del 2019 aveva percorso il red carpet con addosso un abito nero completo di gonna e lungo strascico, dando vita a un ampio dibattito e - si potrebbe dire - a un vero terremoto nel campo della Moda e della società. Da allora ha continuato ad apparire in pubblico spesso vestito con abiti femminili. Lo ha fatto anche alcuni mesi dopo con una celebre comparsa sul red carpet del Met Gala.

Perché la polemica con Harry Styles?

Billy Porter è stata la prima persona a promuovere l'idea che un uomo può vestirsi con qualsiasi abito desideri e che lo faccia stare bene, senza preoccuparsi di essere etichettato come "meno virile" per una gonna o un corpetto.

Ciò che Porter non ha digerito della copertina è stato il fatto che, nonostante sia stato lui a dare vita alla conversazione sulla "non-binarietà" dei vestiti, Vogue abbia deciso di mettere in prima pagine Harry Styles che, sempre a detta di Porter, avrebbe indossato abiti femminili per un fatto di "convenienza".

Si chiede insomma se un uomo bianco ed eterosessuale sia la persona adatta per rappresentare quel tipo di causa.

Anzi, aggiunge anche che proprio il fatto di essere bianco ed eterosessuale lo avrebbe in qualche modo "facilitato" nel decidere di vestirsi in quel modo e, soprattutto, di essere accettato vestito in quel modo. Per Porter invece si è sempre trattato di un fatto politico, legato alla sua vita personale. In un passaggio dell'intervista infatti afferma: "Ho dovuto lottare durante tutta la mia vita per arrivare al punto di poter indossare un abito da donna agli Oscar.

Tutto quello che lui (Harry Styles, ndr) ha dovuto fare è essere bianco ed eterosessuale". Porter ha poi proseguito: "A lui non interessa, lo fa solo perché è ciò che bisogna fare".

Con queste dure dichiarazioni rilasciate durante l'intervista riecheggiano le critiche che erano state mosse nei confronti di Harry Styles nel dicembre del 2020, proprio quando era comparso sulla copertina di Vogue. Anche allora molte persone si erano chieste come un uomo bianco ed eterosessuale come Styles potesse rappresentare le persone omosessuali, transessuali o non-binarie. La polemica potrebbe tornare a rinfocolare.