La puntata di Un posto al sole andata, in onda venerdì 16 settembre, ha ufficialmente dato inizio alla nuova storyline che sarà al centro della nuova stagione. Mentre alcuni protagonisti dovranno ancora fare i conti con l'elaborazione del lutto per la morte di Susanna, le trame andranno avanti focalizzandosi sul misterioso personaggio che ha provato ad avvelenare Roberto e Marina.

Analizzando l'episodio sono spuntati fuori alcuni inquietanti dettagli, tra cui alcuni fazzoletti sporchi di rosso (forse sangue?) e un fermacarte la cui lama punta alla gola di Ferri e l'imprenditrice Giordano.

A seguire verranno analizzati questi elementi per capire se forniscono qualche indizio in merito all'identità dell'attentatore, la cui ombra si è intravista per un attimo all'interno del suo lugubre covo.

Un posto al sole, trama del 16 settembre: Il covo misterioso

A metà puntata è stata mostrata l'abitazione della persona che ha avvelato Roberto (Riccardo Polizzy Carbonelli) e Marina (Nina Soldano). Non è la prima volta che questo avviene, la casa era stata infatti mostrata già nelle puntate di agosto. Non ci sono dubbi sul fatto che sia il covo dell'omicida, perché sono state mostrate chiaramente la bottiglia e la lettera indirizzate a Ferri e Giordano, prima che venisse tutto impacchettato.

Ad un certo punto si può vedere l'ombra di questo misterioso personaggio, ma risulta davvero impossibile capire qualcosa della sua identità dalla breve sequenza.

Tornando all'appartamento in questione, si vedono pochissimi dettagli ma la sensazione è che sia una dimora molto modesta. L'attenzione però è quasi tutta concentrata sul tavolo.

Su questo oltre allo champagne si possono notare alcuni oggetti decisamente inquietanti che meritano un approfondimento.

I fazzoletti sporchi e il pugnale

Sul tavolo sono presenti delle foto di Roberto e Marina a Procida. Chiunque sia questo misterioso personaggio è chiaramente ossessionato dai due, al punto di averli seguiti sull'isola o aver incaricato qualcuno a farlo.

Come si era già notato in precedenza c'è poi la lama del tagliacarte che punta alla gola di Roberto e Marina.

C'è però un altro dettaglio molto inquietante su cui la camera ha indugiato. Si notano infatti dei fazzoletti sporchi di rosso. Difficile davvero capire di cosa possa trattarsi. Potrebbero essere banalmente sporchi di cibo o forse di rossetto. Nel secondo casa sarebbe un indizio sull'identità del maniaco, ma c'è un'ultra opzione da considerare ed è la più inquietante.

I fazzoletti potrebbero infatti essere intrisi di sangue. Di chi? Se fosse il sangue del killer, tale indizio potrebbe suggerire una qualche patologia. La quantità di liquido è poca per pensare che possa aver ferito altri, in ogni caso questo particolare oggetto potrebbe anche essere stato messo lì per depistare.

Sta di fatto che era presente in entrambi i video mostrati finora con il killer presente.

Un posto al sole: il mistero di Lia

Tutte le puntate in cui è stato mostrato il covo del maniaco sono state caratterizzate dalla presenza costante di Lia Longhi (Chiara Mastalli). La donna ha ricevuto la bottiglia dalle mani di Raffaele, dopo la scena in cui si è visto il rifugio. Tale sequenza però non può né avvalorare la sua colpevolezza né tantomeno scagionarla, perché non ci sono riferimenti temporali che permettano di capire bene quando siano avvenuti i due eventi. La donna potrebbe benissimo aver preparato la bottiglia in precedenza e poi essere andata al lavoro per prendere il pacco a Palazzo Palladini.

Detto questo, la sensazione è che la soluzione sia meno scontata di così. Gli sguardi cupi di Lia non bastano a farne la colpevole: per scoprire la verità occorrerà attendere i prossimi giorni.