La piattaforma Netflix da pochi giorni propone un altro contenuto tratto da una storia vera: si tratta di The Good Nurse, film con Eddie Redmayne e Jessica Chastain, uscito il 26 ottobre e che racconta la storia di Charles Cullen, l’infermiere che nel 2003 ammise di aver ucciso 40 pazienti con dosi mortali di digossina. Oggi l’uomo è in carcere, condannato dal 2006 a 18 ergastoli consecutivi, non potrà godere neanche della libertà condizionale.

La trama di The Good Nurse

Il nuovo film Netflix, tratto da una storia vera, è ambientato nel New Jersey degli anni Ottanta e ruota attorno a Charles Cullen e alla sua collega Amy Loughren.

È proprio quest’ultima la prima ad insospettirsi delle numerose morti che avvengono sotto la supervisione dell’infermiere. Con la collaborazione della polizia la donna deve quindi trovare le prove necessarie per incastrare lo squilibrato infermiere e la verità a cui giungerà sarà ancora più spiazzante di quanto preventivamente immaginato. Charles Cullen ha infatti ucciso decine di persone nell’arco di 16 anni, passando da un ospedale all’altro. Le vittime che verranno identificate grazie alle indagini sono 29, mentre il serial killer [VIDEO], nella sua ultima confessione, ammetterà di aver ucciso 40 pazienti. Questa vicenda rischia di riservare ancora molto altro orrore, infatti c’è chi ipotizza che l’uomo, avendo potuto agire indisturbato per tanti anni, possa essere responsabile di oltre 400 morti, anche se su questo non ci sono conferme.

Non è quindi un caso che Amy Loughren sia oggi considerata una specie di eroina, essendo riuscita a fermare quello che molti considerano il più prolifico serial killer della storia.

La storia vera di Charles Cullen

Charles Cullen nasce nel 1960 in una famiglia molto numerosa. Perde i genitori in giovane età e gli anni seguenti sono contrassegnati da un periodo difficile in Marina e da diversi tentativi di suicidio.

I tormenti degli anni giovanili sembrano placarsi quando nel 1987 diventa infermiere, per poi sposarsi l’anno successivo. Stando alle ricostruzioni, sarebbe stato proprio dopo il divorzio che ha iniziato a compiere i primi omicidi, che risalgono al 1993.

Cullen viene spesso allontanato dalle case di riposo in cui lavora per via dei suoi comportamenti inappropriati, ma questo non basta a fermarlo.

Passando da un centro medico all’altro del New Jersey, l’uomo riesce a compiere i suoi delitti senza essere mai scoperto, ed è proprio tra il 1998 e il 2002 che compie il maggior numero di omicidi. Amy Loughren, una madre single di due bambine, è la collega con cui Charles Cullen instaura una forte amicizia ed è anche colei che lo incastrerà, registrando le sue confessioni grazie a un microfono nascosto.

In occasione dell’uscita del film, l’ex infermiera ha dichiarato: “Mi sentivo terrorizzata ogni giorno di più quando ho capito il rischio che correvo. Le cose che non mostrano nel film è che in realtà, io ero molto malata, davvero. Ero terrorizzata all'idea di lasciare le mie due ragazze”.

Netflix, la nuova casa del true crime

The Good Nurse è solo l’ultimo thriller tratto da una storia vera del catalogo Netflix. La piattaforma di streaming si sta ormai specializzando nel genere true crime e sono sempre più numerosi i film e le serie tv che indagano fatti realmente accaduti. È il caso di citare Dahmer, la serie che ruota attorno alla vita e agli efferati delitti del terribile serial killer Jeffrey Dahmer. Ma non possiamo dimenticare neanche The Watcher, basata anch’essa su una vicenda realmente accaduta e per questo ancor più disturbante.