Gabriele Perroni, conosciuto pubblicamente come Anakin, è un tatuatore e ideatore del format su YouTube “Talk-Ink” dove tatua e intervista cantanti del panorama della musica italiana.

In questa intervista rilasciata in esclusiva a Blasting News parla dei suoi inizi e di come ha deciso di produrre il suo format.

L’intervista

Ciao Gabriele, parlaci di te, che tipo di persona sei? Quali sono i tuoi hobby e le tue passioni?

“Sono riuscito, grazie al mio mestiere, a diventare una persona camaleontica, riesco a stare un po' con ogni tipo di persona. Per quanto riguarda le mie passioni, in primis, ho la fortuna di avere il mio lavoro come passione, ovvero i tatuaggi, che occupano gran parte della mia giornata e della mia vita.

In parallelo è nata anche la questione del format Talk-Ink, poichè essendo anche molto appassionato di musica, sono riuscito a far combaciare le mie due passioni più grandi. Mi piace molto viaggiare, hanno sempre fatto parte della mia vita”

Nella vita quotidiana fai il tatuatore, ma com’è nata la tua passione per questo lavoro?

“Inizialmente frequentavo il liceo classico e da sempre mi piaceva disegnare, poi al terzo anno decido, dopo aver conosciuto un mio amico che faceva già l’apprendista tatuatore, di lasciare il classico per passare all’artistico. Lì incontro moltissimi apprendisti tatuatori e mi lascio coinvolgere in questo mondo. Comincio ordinando un kit per tatuare, non sapendo neanche poi come si montasse!

Mi trovavo insieme a questo mio amico che mi disse di fargli un tatuaggio, proponendosi come cavia, e si tatuò la G di Gabriele, che tutt’ora ha!”.

Il tuo programma su YouTube “Talk-Ink” l’anno scorso ha registrato 3,6 milioni di visualizzazioni, come te lo spieghi tuto questo successo?

“Insieme a chi ha lavorato al progetto, siamo riusciti a trovare una formula che piacesse un po' a tutti; i tatuaggi al giorno d’oggi affascinano tutti e in più, grazie ai contatti stipulati nel tempo, siamo riusciti a mettere in mezzo personaggi importanti del mondo della musica.

Abbiamo raggiunto numeri che mai pensavamo di raggiungere, perchè il canale su YouTube è nato da zero ed io sono nato da zero, nel senso che non ero mai stato davanti una telecamera, con tutte le lacune che il format presentava e che tutt’ora presenta. Piace perchè siamo spontanei!”.

Com’è nata l’idea di produrre “Talk-Ink”?

Cosa ti ha spinto a farlo?

“In primis è nato per gioco e poi per noia, perchè durante il lockdown avevamo passato mesi infernali senza far nulla e avevo voglia di creare nuovi contenuti. Così con un mio amico, il cantante Il Tre, avevamo una seduta di tatuaggio fissata e sapevo che lui da lì a poco doveva uscire con il suo nuovo disco, così gli dissi di mettere una telecamera che registrava la nostra seduta mentre gli facevo domande sul suo disco che doveva uscire. Era un contenuto molto amatoriale, che caricammo su Instagram, ma piacque molto ai miei follower, così decisi di ampliare gli strumenti per registrare e contattai persone famose, che già conoscevo perchè si erano tatuati da me, per registrare il format”.

Che novità ci dobbiamo aspettare per questa seconda stagione?

“Voglio continuare a trasmettere spensieratezza a chi mi vede, donare dei momenti di relax e far uscire un sorriso a tutti”.

Quali sono i tuoi progetti e obiettivi futuri?

“Ho tantissimi progetti, tante cose che mi frullano per la testa e che propongo di continuo al mio team, ma per il momento mi devo concentrare sul presente”.

C’è un programma presente nel palinsesto della Tv italiana dove ti piacerebbe partecipare?

”Amo il programma di Cattelan, perchè si avvicina molto alla mia idea di trasmissione, ovvero di creare spensieratezza e di produrre sorrisi, ma in contrapposizione a ciò mi piace anche molto Lundini, che dal canto suo cerca sempre di mettere a disagio l’ospite, lui è veramente pazzesco”.