La Gran Bretagna si è resa conto dell'enorme patrimonio culturalpresente sul suo territorio solo dopo terribile atti di distruzione; una delleconseguenze è stata la creazione di alcune importanti leggi sulla conservazionedei beni culturali.

Sono passati esattamente 100 anni dall'emissione dell'insieme di leggi chepermette allo stato di agire in modo severo quando un luogo dal valore storicoviene minacciato. Durante il secolo scorso, invece, questi luoghi erano gestitida privati, che erano liberi di farne ciò che volevano.

Tra questi luoghi di importanza storica c'è l'ultima casa in cui visseShakespeare, a New Place, Stratford-upon-Avon, dove si crede che abbia scrittoalcuni dei suoi ultimi lavori, come la tragedia teatrale "La tempesta", e dove probabilmentemorì nel 1616.

Un luogo di grande valore culturale secondo molti, ma non per ilreverendo Francis Gastrell, che comprò la casa nel 1753 e venne subito moltoirritato dai turisti che avrebbero voluto visitarla.

Dopo aver abbattuto il gelso che si trovava nel giardino della casa, nel1759 demolì l'intera costruzione, che non venne poi più ricostruita. Gli abitantidi Stratford-upon-Avon vennero scioccati dal fatto e Gastrell dovetteabbandonare la cittadina a causa dell'odio provato nei suoi confronti.

In quell'epoca erano pochi quelli che pensavano fosse necessario preservareil patrimonio culturale ed erano visti come radicali – raccontano gli storici –e solo dopo anni di distruzione di edifici storici decisero di fare qualcosa diconcreto. Fu grazie a John Lubbock,barone, uomo politico e studioso, che fu formulate la prima legge per lasalvaguardia del patrimonio cultural britannico, chiamata "Ancient MonumentsBill".