Per il ponte di primavera sono sempre meno gli italiani che vanno in vacanza. Rispetto al 2012 infatti, Federalberghi prevede un calo dei viaggiatori dell'11,3%, e gli albergatori lanciano l'allarme.

Saranno "solo" 4,3 milioni gli italiani che andranno in vacanza mentre i restanti 56 milioni passeranno a casa il 25 aprile. Sono questi i dati riportati da Federalberghi in base all'indagine realizzata dall'Istituto ACS Marketing Solutions che, dal 15 al 19 aprile, ha intervistato per via telefonica 3.001 persone maggiorenni.

"Un ulteriore campanello d'allarme". Così Bernabò Bocca, Presidente della Federalberghi, commenta i dati relativi all'indagine, e comunica la preoccupazione delle imprese. "Risultati drammaticamente negativi che ci spingono a dire come per le imprese sia ormai quasi impossibile sopravvivere con questi cali". Un monito al nuovo governo, esplicitamente dichiarato da Bocca, volto a "sollecitare l'avvento di un Esecutivo capace di cogliere con urgenza quelle che sono le priorità delle aziende e dei lavoratori in esse occupati".

Gli italiani che andranno in vacanza intanto preferiscono risparmiare, preferendo per il 92% (circa 4 milioni) di rimanere all'interno dei confini nazionali. Solo il 6,4% (circa 279 mila) invece andrà all'estero, scegliendo come mete preferite le principali capitali europee.

Gli alberghi rimangono la sistemazione preferita degli italiani, con circa il 30% delle preferenze, seguita dalle case di amici e parenti (24%) e da quelle di proprietà (17%). Riguardo le mete di questa breve vacanza (si prevedono infatti in media 2,7 notti fuori casa) il mare resta il luogo di maggiore interesse. Il 49% degli italiani infatti passerà il 25 aprile sulle coste, mentre il 22% preferisce la montagna. A seguire le località d'arte (16%), le terme (3%) e le località lacuali (2%).

Gli italiani spenderanno in media 328 euro, facendo ammontare il giro d'affari per il ponte a 1,4 miliardi. Un dato che, confrontato con gli 1,6 miliardi del 2012, si mostra in calo di 12 punti percentuali. Ecco i "risultati drammaticamente negativi" di questo 25 aprile, il ponte che non c'è