La vacanza al mare,nonostante il trend in crescita di montagna e lago, è una tradizione alla qualegli italiani non rinunceranno nemmeno nel 2013. Alle passeggiate per i sentieri dimontagna o tra i musei preferiamo quelle sulla battigia anche in tempo dicrisi, a costo di fare viaggi più lunghi. I vacanzieri sono però in diminuzione e la spesa si riduce per molti.

A confermare le preferenzedegli italiani in fatto di vacanze sono i numeri: secondo un'indagine diConfesercenti-Swg la metà di chi è partito o partirà preferiràil mare ad altre mete.

La montagna è solo al terzo posto con il 12% dellepreferenze, mentre seconde sul podio, in aumento rispetto al 2012, sono levacanze nelle città d'arte.

Anche se sulla passione nostrana per ilmare non ci sono dubbi, la crisi si fa sentire e i viaggiatori italiani quest'anno si riducono di 4 milioni e molti tra quelli ancora in partenza vogliono risparmiare, in un modo o nell'altro.

Il 41% degli italiani inpartenza ha infatti ridotto il numero di viaggi, mentre il 13% ha diminuito il budget.C'è anche un 9% che ha optato per la soluzione low cost dell'abitazione privata:meno comodità, ma maggiore controllo delle spese. A diffondere i dati un'indaginedell'Osservatorio nazionale del turismo di Unioncamere e Isnart.

Il budget medio per levacanze degli italiani, nel complesso, non cambia molto, rimanendo stabile sugli 800euro. Ben il 28% degli italiani infatti, non ha notato ripercussioni sulleproprie vacanze dal peggiorare della crisi.

Agosto, complice la chiusuradelle aziende, rimane il mese in cui si concentra il maggior numero di partenze,ben il 66%; sono però in aumento i vacanzieri di settembre, soprattutto tra chiparte per l'estero.