Qual'è la città italiana dove si vive meglio? La classifica è stata stilata dal Sole 24 Ore dopo un'indagine statistica sulla qualità della vita nelle 107 province d'Italia, condotta considerando importanti fattori quali l'occupazione lavorativa, i consumi, la sicurezza e il clima. Quest'anno si aggiudica la prima posizione la città di Ravenna. Ultima in classifica Agrigento. L'elenco dei luoghi migliori viene redatto dal 1990 e si analizzano aspetti diversi, anche la bellezza, la cura e l'attenzione dei tesori storici.
Migliore tenore di vita e ottimi indicatori economici hanno fatto guadagnare a Ravenna la coppa come città dove si vive bene, la prima in Italia.
Importantissimo fattore è il calo della criminalità e della delinquenza in genere. I cittadini possono stare più tranquilli rispetto al passato. Ravenna, ha compiuto un balzo in avanti di cinque posizioni rispetto al 2013. La forte spinta in avanti è stata agevolata da aspetti non di poco conto. Infatti c'è stato un grande miglioramento del tasso di occupazione e del lavoro, aumento del patrimonio delle famiglie, dei consumi e del valore aggiunto pro capite. E ancora, Ravenna ha combattuto contro la criminalità ottenendo successi. Infatti è stato riscontrato un calo della delinquenza. Inoltre, ottima situazione nei servizi offerti, ambiente, salute, giustizia civile, asili nido e di conseguenza ottimo umore cittadino con speranze di vita e ottimismo.
Insomma, è giusto fare i complimenti per la gestione e l'amministrazione della città.
Al secondo posto c'è Trento (vincitrice dell'anno scorso) e in terza posizione, a chiudere il podio, Modena. All'ultimo posto, purtroppo, una città del sud Italia, Agrigento, che chiude la classifica, preceduta da Reggio Calabria e Foggia.
Non è la prima volta che Agrigento si trova nell'ultima posizione. E' già accaduto nel 2007 e nel 2009.
Al contrario di Ravenna, Agrigento al momento non possiede neanche un'amministrazione comunale, in quanto il primo cittadino si è dimesso dopo aver ricevuto una condanna per abuso d'ufficio. Inoltre ha un tasso di occupazione sceso al 40 per cento con la chiusura di circa 9 mila aziende e un forte arretramento della sicurezza pubblica. Secondo le analisi del Sole 24 ore a partire dal 1999 a chiudere le classifiche sono state sempre città siciliane, nonostante la bellezza dei paesaggi e dei luoghi storici.