Si chiama Agnone ed è in Alto Molise.E’ il paese delle campane e della storica fonderia pontificia Marinelli ma è anche il paese della ‘Ndocciata,un rito antichissimo dall’incredibile fascino. L’8 ed il 24 dicembre un fiumedi enormi torce di varie composizioni egrandezze attraversano il corso principale, è così da tempo immemore. Le molteversioni sull’origine di questa antica processione del fuoco ne aumentano l’appeal,così come il costume dei portatori caratterizzato da un lungo mantello scuro inlana ed un cappello a tronco di cono. E’ un fiume di luce e crepitiidi legna, anche il suono delle ‘ndocce può essere più o meno benaugurante.

Qualcuno dice che la 'ndoccia fosse usata dai pastori delle contrade per raggiungere il paese la notte di Natale, in realtà pare che nessun anziano concordi con questa versione, sembra più ovvio pensare quindi che le torce facessero parte di un rituale che includeva anche la loro realizzazione con legnami provenienti da un solo bosco della zona. Ancora oggi la sfilata è composta da portatori provenienti dalle varie contrade di Agnone, tra di loro anche giovanissimi provetti portatori. La 'ndocciata è infatti una tradizione che si tramanda ai vari membri della famiglia.

Papa Giovanni Paolo II accolse nella piazza San Pietro questamaestosa celebrazione e ne rimase colpito per l’imponenza e per l’affascinantedanza dei portatori che ruotano e si uniscono in particolari coreografie.

Fino all’8 dicembre, la seradel rito, una serie di manifestazioni allieteranno il periodo. Agnone èfacilmente raggiungibile in auto anche da Romae Napoli, il territoriocaratterizzato da piccoli centri montani è ricco di splendide strutturericettive rurali che possono accogliere moltissimi visitatori. Un consiglio?Vestitevi con capi non sintetici e magari non eccessivamente costosi, nell’ariail fumo e qualche scintilla portata dal vento potrebbe creare qualcheimprevisto. Il fascino misterioso della ‘Ndocciatae del Molise ancora poco noto, una vacanza last minute e anche low cost.