Convoglio pieno in ogni ordine di posto nel giro di pochi giorni ed una lista d'adesioni già fitta per i prossimi eventi. Questi sono i numeri della tratta ferroviaria Carpinone-Sulmona, la Transiberiana d'Italia, che tornerà a viaggiare sulle vette appenniniche il prossimo 2 novembre. Un successo di pubblico strabiliante ma non certo sorprendente per chi ha sempre creduto nelle potenzialità della ferrovia d'Abruzzo e Molise. I dati d'affluenza delle corse turistiche organizzate periodicamente dopo la soppressione del servizio ordinario avvenuta nell'autunno 2011 non lasciano dubbi, la linea è ancora elemento in grado di attrarre presenze sul territorio.

Una tratta maestosa che raggiunge luoghi lontani da quelli del turismo di massa e che attira sempre più persone. Il treno del tartufo bianco, così è stato denominato, partirà da Sulmona per raggiungere San Pietro Avellana dove i viaggiatori assaporeranno l'oro bianco del Molise, il tartufo appunto. La piccola località altomolisana fa parte del gruppo di sette Comuni inseriti nell'area MaB (Man and Biosphere) dall'Unesco per l'alta biodiversità territoriale, un patrimonio ambientale di grande valenza mondiale che proprio quest'anno ha visto l'approvazione della richiesta d'ampliamento dei suoi confini territoriali.

Il Molise e l'Abruzzo uniti da un treno e dalla passione di una associazione d'Isernia, Le Rotaie Molise, che in questo progetto ha scommesso moltissimo.

Un azzardo stravinto dalla Onlus del capoluogo che ha reso ancora più evidente la necessità di pianificare un futuro concreto per le corse appenniniche attualmente gestite dalla Fondazione Fs diretta dall'Ingegner Cantamessa il quale ha dimostrato più volte tutta la sua passione per il patrimonio storico ferroviario rappresentato dalla "Transiberiana d'Italia".

La grande richiesta è un'ulteriore risposta alla proposta di legge riguardante la trasformazione di alcune tratte in fase di dismissione in percorsi ciclabili. E' evidente che tale ipotesi non possa essere applicata in maniera indistinta a tutti i tracciati ed è ancora più ovvio che una ferrovia con questo appeal debba essere messa al centro di un tavolo tecnico prima di una sua definitiva e scongiurabile dismissione.

Un'eccellenza nostrana che potrebbe fare concorrenza ad altre tratte panoramiche europee, un elemento di grande valenza sul quale investire per il rilancio delle aree interne ma anche una bella vacanza per grandi e piccoli in luoghi semplici e proprio per questo affascinanti.

Il Molise viaggia simbolicamente verso Expo2015 a bordo di un treno storico in compagnia di molti amici, con passo lento ma costante. Proprio come consiglia l'etica slow. Non rimane che augurare buon viaggio a tutti. In carrozza