Visitando la città di Varsavia si può ben percepire con cosa abbiano avuto a che fare in passato i suoi abitanti: dall’occupazione nazista (1939) all’ingresso delle truppe sovietiche in città (1945), la città ha subito forti cambiamenti, a causa della distruzione di moltissimi edifici da parte dei nazisti.

Cosa rimane oggi della capitale polacca?

Luoghi principali della Varsavia di oggi

  • La città vecchia, oggi patrimonio mondiale dell’Unesco, è stata completamente ricostruita negli anni ’50 - ’60, poiché fu rasa interamente al suolo dalle truppe tedesche pochi anni prima. Una delle piazze più importanti è la Piazza del mercato, considerata il cuore della città vecchia, dove si affacciano, oltre alle case, anche musei, negozi di souvenirs e ristoranti dove poter degustare i piatti tipici del luogo. Al centro della piazza si trova una fontana con una statua di una sirena, considerata l’emblema della città. Uscendo dalla piazza del mercato, troviamo il Barbakan, una struttura difensiva che in passato aveva il compito di proteggere l’accesso alla città vecchia: oggi il Barbakan può essere considerato il confine tra la città nuova e la città vecchia. Dalla parte opposta del Barbakan, a poche decine di metri dalla Piazza del mercato, si trova la Piazza del castello dove è possibile ammirare il Castello Reale, un tempo residenza del re di Polonia, e la Colonna di Sigismondo, la quale fu costruita in onore del re Sigismondo III di Varsavia: il primo fu ricostruito negli anni ‘70 – ’80, mentre la seconda pochissimi anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Dalla piazza, inizia la Strada Reale: percorrendola potete arrivare in pochi minuti al Palac Prezydencki, dove fu firmato il patto di Varsavia nel 1955 e oggi residenza del presidente della Repubblica.
  • La città di Varsavia vanta la bellezza di 82 parchi: tra i più importanti e i più antichi possiamo trovare il giardino Sassone e il parco Lazienski. Il giardino Sassone fu ricostruito immediatamente dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale prendendo ispirazione dai giardini di Versailles. Sotto gli archi sopravvissuti alla distruzione del Palazzo Saski è stata posizionata la Tomba del Milite: qui è possibile assistere al “cambio della guardia”. Il parco Lazienski occupa una superficie molto più estesa rispetto al giardino sassone: misura la bellezza di 76 ettari e ospita, oltre a boschi e laghi, dove poter fare gite su gondole, anche edifici del periodo Neoclassico come il Palazzo sull’acqua, il Palazzo Belvedere e l’Aranciera. La visita di questo parco è consigliata agli amanti degli animali, in quanto è possibile stare a stretto contatto con scoiattoli, pavoni, fagiani e cerbiatti. Uscendo dal parco è possibile prendere un autobus che accompagna i visitatori al palazzo di Wilanow, la residenza estiva del re, circondata da uno splendido parco.
  • L’unico quartiere che non è stato distrutto dalla guerra è il Quartiere di Praga, un tempo quartiere operaio a prevalenza ebraica. Nel periodo del Dopoguerra il quartiere di Praga era una zona molto trascurata dai turisti e malfamata, ma negli ultimi due decenni la zona si sta popolando di artisti che stanno aprendo atelier e gallerie nelle fabbriche abbandonate. È consigliabile andare al caratteristico mercato della zona, dove si ha l’impressione di fare un salto nel secolo scorso, e visitare i cortili interni, dove gli abitanti del quartiere hanno allestito altarini con statue di Madonne e fiori.
  • Vicino alla stazione centrale, si trova il Quartiere ebraico: questo quartiere fu trasformato dai nazisti in un ghetto, dove venivano deportati gli ebrei e da dove partivano i treni che deportavano gli ebrei dal ghetto ai campi di sterminio. Nel quartiere ebraico è consigliabile visitare il cimitero ebraico, uno dei più grandi d’Europa,la via della memoria, dove ci sono blocchi di granito che commemorano gli ebrei uccisi, il monumento agli eroi del ghetto, il museo Mauzoleum Walki i Meczenstwa e i resti del muro del ghetto. Purtroppo tutti questi luoghi sono distanti gli uni dagli altri, quindi è consigliabile noleggiare una bicicletta per visitarli.