Praga ha dato i natali a numerosi geni, da Franz Kafka alla grande arpista Zusana Ruzickova, deceduta in questi giorni all'età di 90 anni. Di musica in questa città se ne può ascoltare a tutti gli angoli, che siano rievocazioni di Mozart o di Gluck, colonne sonore di spettacoli con le marionette tradizionali, o concerti rock improvvisati o anche seri.

Visitare Praga a piedi

Proprio un itinerario a piedi per Praga è quello che si propone qui.. più o meno a ogni angolo salterà fuori un complessino.

Il punto di partenza è il Museo Nazionale, che troneggia sulla famosa Piazza Venceslao.

Dai gradini si può vedere tutta la piazza, dove si sono svolti gli avvenimenti più importanti della storia della Repubblica Ceca. Ai piedi delle scale c'è anche il monumento allo studente Jan Palach, che si diede fuoco per protesta contro i sovietici nel 1968.

Tra luoghi storici e buffe performance artistiche

C'è poi la statua equestre del patrono di Praga San Venceslao, "il buon re" che è citato anche nei canti di Natale. A questo punto si costeggia il Grand Hotel Europa, che ha sede in un palazzo del 1906 e ospita tra l'altro un lussuoso ristorante francese. Il tutto decorato in stile art nouveau, che è una sorta di versione nordica dello stile liberty.

Passato il Palazzo Melantrich, famoso per la Primavera di Praga, si imbocca la stretta galleria detta Palasz Rokoko, che sfocia nell'atrio centrale di Palazzo Lucerna, ornato dal cavallo di David Cerny, artista praghese che propone un Horse, cavallo, parodia della statua del re patrono vista in pecedenza.

I" tre struzzi" (U tri strusi) che attendono il turista dopo un giro intorno a un lampione cubista

Girando a destra e continuando a tenere la destra fino a via Vodickova, si arriva davanti a un palazzo anni '40 dove campeggia una pubblicità di un tipico prodotto tecnologico della Cecoslovacchia, la radio Tesla. Questo itinerario è pensato per visitare scorci di una Praga insolita, spendendo zero (a parte forse alla fine se si decide di concludere il giro al ristorante I Tre Struzzi, che prima come suggerisce l'insegna era un emporio di graziosi cappelli femminili).

Prima però di darsi ai peccati di gola, ci si ferma a questo punto nel Giardino Francescano, dove il tempo si ferma tra roseti, meli e prati curati con in mezzo panchine sulle quali siedono in pace, leggendo o chiacchierando, i cechi stanchi del lavoro.

Barock 'n' roll

Se proprio si desidera abbandonare quest'oasi si può uscire dal giardino in piazza Jungmannovo, e quindi procedere verso la chiesa di Santa Maria della Neve, un capolavoro barocco.

Quindi proseguendo a destra del negozio Lanceme, si arriva all'unico esempio esistente al mondo di lampione cubista. Il movimento reso poi celebre da Pablo Picasso non faceva solo quadri, ma anche incredibili manufatti come questo.

A questo punto, girando prima a sinistra e poi a destra, si fa ritorno in piazza Venceslao. Se non si sono incontrati prima i tre simpatici Struzzi da stella michelin della cucina centroorientale.