Racconta Esiodo, che Afrodite, dea greca dell'amore e della bellezza, nacque in primavera, dalla bianca schiuma del mare, fecondata dal membro di Urano, lanciato in acqua da Cronos, come segno di ribellione verso il padre. Afrodite, dal greco Afros, ossia spuma, emerse dalla spuma del mare, su una conchiglia. Il vento, Zefiro, la spinse verso l'isola di Cipro, da cui prese gli epiteti di Ciprigna e Anadiomene (l'emersa). Il mito narra che la bella dea pose piede sulle bianche spiagge di Pafos. Al suo arrivo, una distesa di fiori sbocciò sotto i suoi piedi.
Le Ore giunsero al suo cospetto per vestirla ed adornarla, dal cielo giunse infine un carro trainato da colombe, su cui la dea salì, per giungere al cospetto degli altri dei.
Pafos
Afrodite nacque, quindi, dal mare di fronte alle spiagge di #Pafos, a Cipro. Per presentarsi al mondo, la bella dea scelse la spiaggia di Petra Tou Romiou, una baia ancora oggi incontaminata e di straordinaria bellezza, dalla caratteristica forma a mezza luna. La luna è un importante archetipo del femminile e probabilmente non è una coincidenza che i lidi sacri alla Dea dell'amore, ne ricordino la forma.
Pafos merita sicuramente una visita, oltre per la bellezza delle sue spiaggie, anche per i suoi numerosi siti archeologici.
Nel Parco Archeologico di Kato Pafos, per citarne uno, potete vedere antiche ville romane e la spettacolare necropoli delle Tombe dei Re, situata su una scogliera. Il teatro all'aperto #Odeon, un tempo dedicato a spettacoli di musica e danza, ospita oggi eventi musicali nella stagione estiva.
Santuario d'Afrodite
Ritornando alla dea #Afrodite, incamminandoci sulla via che unisce Pafos a #Lemesos, giungiamo al borgo di #Kouklia, importante luogo di culto a lei dedicato e meta di pellegrinaggio nel periodo della Grecia Antica.
A Kouklia troviamo i resti di un santuario eretto in onore della Dea, intorno al XII secolo. Lì la Dea era onorata sotto forma di una roccia conica. Attraverso le parole di Omero, scopriamo che l'altare era situato all'aperto, attorniato da mura, ornate da porte colorate. Nel sito sono state ritrovate anfore e tazze raffiguranti sacerdotesse spendidamente vestite, a spasso per i giardini che un tempo dovevano circondare il santuario.
Molto probabilmente le sacerdotesse si dedicavano ai riti dello hieros gamos, oltre celebrare i passaggi stagionali.
I bagni di Afrodite
Spostandoci verso la penisola di #Akamas, arrampicandoci su per un sentiero costellato da fiori selvatici e piante di ginepro, giungiamo ad un piccolo lago naturale, circondato dalle rocce, conosciuto con il nome di Bagni di Afrodite. In questo meraviglioso scenario naturale, la dea incontrava il suo amato Adone. La leggenda narra che le acque del laghetto donino eterna giovinezza e possano essere utilizzate per realizzare filtri d'amore.