Dal 3 al 5 aprile tutta l'Italia passerà i tre giorni di Pasqua in zona rossa, anche se secondo quanto previsto dal Dpcm di Mario Draghi del 2 marzo, sono consentiti i Viaggi all'estero. Infatti all'interno del Decreto del Presidente del consiglio dei ministri sono elencati una serie di Paesi in cui si può viaggiare per motivi di turismo. Ciò significa che gli italiani potranno anche raggiungere un aeroporto che si trova in una regione rossa o arancione, così come confermato in una nota del Ministero dell'Interno.

Questo paradosso ha ovviamente scatenato l'ira degli albergatori italiani e questo in particolar modo quanto affermato da Federalberghi: 'In Italia gli alberghi e il settore del turismo sono fermi da mesi, a cause del divieto di spostamento da una regione all'altra.

Non comprendiamo come sia possibile autorizzare viaggi all'estero e impedire invece quelli in Italia'.

Dove si può andare all'estero a Pasqua

Nei tre giorni di Pasqua tutta l'Italia sarà zona rossa e non si potrà uscire di casa, se non per comprovati motivi di lavoro, necessità o salute. Oltre a queste tre motivazioni, gli spostamenti saranno concessi anche per raggiungere i parenti e gli amici, però solo due persone. Inoltre si potrà andare in una sola abitazione e una volta giorno.

Paradossalmente però si potrà viaggiare per turismo, tranne verso destinazioni vietate. In particolare si potranno raggiungere la maggior parte delle mete europee, ma gli spostamenti da e per l'Italia si basano su elenchi di Paesi per i quali sono previste differenti misure.

Dell'elenco A fanno parte San Marino e Città del Vaticano, per i quali non è prevista alcuna limitazione. Dell'elenco B e C fanno parte una serie di paesi da e verso i quali è consentito lo spostamento senza obbligo di motivazione, ma si raccomanda di consultare le regole del singole paese che si vorrà raggiungere.

Le regole per spostarsi all'estero

Dunque negli elenchi previsti ci si può spostare da/per questi Paesi per turismo. Nonostante ciò, è possibile che i paesi di destinazione a loro volta prevedano alcune restrizioni all'ingresso. Proprio per questo motivo la raccomandazione è di consultare sempre la Scheda del Paese di interesse su ViaggiareSicuri.

Per l’ingresso in Italia, in caso di soggiorno o transito in una di queste mete nei 14 giorni precedenti, oltre a compilare un'autodichiarazione, sarà obbligatorio informare l'ASL di riferimento e sottoporsi al tampone molecolare. Quest'ultimo dovrà risultare negativo nelle 48 ore antecedenti all’ingresso nel territorio italiano.

Poi però ci sono alcuni casi particolari come chi rientra dall’Austria, dal Regno Unito e dagli Stati Uniti che dovrà sottoporsi alla quarantena di 14 giorni. Allo stesso modo è previsto un isolamento al ritorno in Italia anche per chi viene da Australia, Nuova Zelanda, Corea del Sud, Ruanda, Singapore e Thailandia.