Per la seconda volta quest’anno viene lanciato un allarmerelativo a un’imminente tempesta solare. Era già accaduto nel gennaio scorsoper opera dell’agenzia americana Noaa (National Oceanic and AtmosphericAdministration). Ma cos’è una tempesta solare? Come spiegò all’epoca l’agenzia,trattasi di una conseguenza di un’eruzione prodotta dal Sole e rivolta verso ilnostro Pianeta. Nella fattispecie, si tratta di una gigantesca ondata diparticelle solari cariche di energia, che potrebbe avere come conseguenzaquella di scatenare una tempesta magnetica con possibili blackout delletelecomunicazioni, costringendo altresì molti voli ad essere cancellati odeviati.

Tuttavia, in quell’occasione, l’allarme si verificò in unnulla di fatto. Ma ora è riscattato l’allarme, lanciato dalla SolarMax, agenziadi ricerca che osserva il Sole, che ha pubblicato una ricerca sulla rivista PhysicsWorld. La notizia sta facendo il giro del web, sebbene non sia indicato ilgiorno preciso. In genere una tempesta solare di entità epocali si verifica conuna cadenza di 150 anni e se in passato non veniva avvertita dall’uomo, trattandosicome detto di particelle; oggi, nell’era dell’elettronica e dell’etere, idisagi potrebbero essere notevoli, visto che viviamo in mondo circondato da tecnologie varie ed eventuali che si alimentano di corrente elettrica.

I ricercatori ad esempio parlano di rischi per letelecomunicazioni, che appunto si basano su antenne e radar, ancheinternazionali e dunque problemi anche per i voli.

Ma problemi potrebberoverificarsi anche per l’energia elettrica, causando un enorme blackout. La SolarMax mette in guardia i Governi nazionali,spingendoli a cercare nuove fonti di energia e nuovi modelli di comunicazione.Al fine di non trovarsi di fronte a blackout totali. Come reagiranno allanotizia? La prenderanno come la solita bufala che gira di tanto in tanto sulweb o si armeranno di buona volontà per trovare soluzioni? Vedremo come andrà a finire in questi giorni. Blackout permettendo...