Come ogni anno, WWF presenta il suo report sullo stato del pianeta: il “Living Planet Report 2016”. Lo studio svolto in collaborazione con prestigiosi istituti di ricerca quali lo StocKholm Resilience Centre e la Società Zoologica di Londra fissa una data decisiva per il futuro di tutto il pianeta : il 2020.

Lo stato attuale

Gli ultimi dati degli scienziati mostrano una situazione preoccupante dalla quale però è ancora possibile uscire.Le popolazioni di pesci, uccelli, rettili, anfibi e mammiferi presenti sul nostro pianeta sono diminuite dal 1970 al 2012.

Ogni popolazione monitorata diminuisce in media del 2% all'anno. Si tratta di un tasso di declino preoccupante. Se continuasse così alla data del 2020 tutti i vertebrati sulla Terra saranno diminuiti del 33% rispetto a quelli presenti nel 1970, un terzo in meno.

I problemi dei quali soffre il nostro pianeta sono noti da anni. Nel report ne vengono evidenziati cinque:

1) perdita e degrado degli habitat dovuto all’agricoltura non sostenibile, al trasporto, al disboscamento, allo sviluppo commerciale e residenziale;

2) cambiamento climatico che, con le sue variazioni di temperatura, influisce sugli eventi stagionali (migrazioni e riproduzione degli animali);

3) inquinamento che rende l’Ambiente non adatto alla vita;

4) specie invasive che competono con quelle autoctone, del luogo, e che possono veicolare malattie;

5) sfruttamento eccessivo delle specie, ad esempio nella caccia non sostenibile e nel bracconaggio.

Agricoltura e scarsità d’acqua

Un terzo della superficie terrestre libera è utilizzato per l’agricoltura che consuma il 70% dell’acqua disponibile, una risorsa che occorre risparmiare per il presente e per il futuro. La pesca eccessiva e intensiva sta distruggendo i nostri fondali e la popolazione ittica. Tutti questi fattori insieme sono un problema per la disponibilità di acqua, risorsa limitata sulla Terra.

Le frontiere planetarie

Le frontiere planetarie o planetary boundariessono una serie di nove limiti da non superare per non sfruttare eccessivamente le risorse che serviranno per il nostro futuro. Il report del 2016 ci ricorda che quattro di questi limiti planetari li abbiamo già superati: clima, integrità della biosfera, cicli del fosforo e dell’azoto, destinazione di uso del suolo.

«Continuando a oltrepassare i limiti biologici e fisici della Terra minacciamo il nostro stesso futuro - ha dichiarato Donatella Bianchi, presidente di WWFItalia, durante la resentazione del Report alla stampa - questo è un momento decisivo, perché siamo ancora in grado di sfruttare le soluzioni per orientare i nostri sistemi alimentari, energetici, dell’economia e della finanza in una direzione più sostenibile».