Lo smog a Pechino ha raggiunto il valore allarmante di 551 di Pm 2.5. Il Pm 2.5, così è chiamata la polvere sottile più comune, è una particella in grado di entrare profondamente nei polmoni e conseguentemente provocare gravissimi danni.

L’allarme è stato lanciato dall’ambasciata USA

Questo dato, che è stato comunicato dall’ambasciata americana in Cina, desta ancora una volta preoccupazione mondiale. La visibilità a Pechino si è ridotta a poche decine di metri, e le autorità locali hanno invitato la popolazione a uscire di casa solo se è necessario.

Sistema di allerta smog

A Pechino esiste un sistema di allerta Inquinamento, che si attiva con sms ai cellulari dei cittadini, segnalando il grado di allerta. In questo caso l’allarme, per il fine settimana, ha raggiunto il livello arancione, il secondo, dei quattro livelli per pericolosità.

Le polveri sottili, Pm2.5 e Pm10

Questo problema delle polveri sottili, desta sempre allarme ovunque, perché è il maggior imputato dell’insorgenza di tumori.

Le polveri sottili non sono tutte uguali, quelle che destano più preoccupazione sono quelle più piccole per dimensioni. Il Pm2.5 e Pm10, essendo costituiti da finissime particelle, riescono a infiltrarsi meglio nell’organismo, fino a raggiungere gli alveoli polmonari, provocando gravissimi danni all'intero organismo.

Le morti per smog

Lo smog è sempre più imputato di maggior causa di morte, solo in Europa ci sono 467.000 morti premature all’anno, così riferiscono i dati dell’Agenzia europea per l’ambiente (Eea), e l’85% della popolazione è esposto allo smog.

Se parliamo di smog a livello globale, questi dati, purtroppo, salgono vertiginosamente, si parla di 5,5 milioni di persone all'anno, che perdono la vita.

Metà di queste morti, avvengono in Cina e India.

Una lotta infinita

Nonostante i vari accordi degli Stati a livello mondiale, l’inquinamento avanza ed è sempre più una lotta senza fine. I casi di decessi per inquinamento, sono sempre più in aumento in tutto il mondo e nessuno è escluso. Secondo i dati dell’Agenzia europea per l’Ambiente, l’Italia era il paese in Europa in cui si registrava il più alto numero di decessi a causa dell’inquinamento dell’aria. Questo dato, su cui riflettere, ci fa capire che non bisogna abbassare la guardia, non si deve assolutamente, è in gioco la vita di tutti noi.