La Juve vince e convince con l'Udinese, ottima prova, i giallorossi soffrono ad Empoli e passano con un autogol su tiro si Nainggolan. La Roma scende in campo con un attacco, diciamo, di seconda scelta, infatti fuori Totti, Gervinho e Iturbe, tutti preservati per la gara di Champions di mercoledi contro il Cska Mosca, dentro Florenzi, Destro e Ljiaic. Risultato, squadra poco pericolosa, poche occasioni ed Empoli che a fasi alterne ha provato ad affacciarsi nell'area della squadra di Garcia, creando qualche grattacapo alla difesa capitolina. A fine primo tempo, dopo un'azione semplice, Radja Nainggolan viene lasciato solo fuori dall'area, si coordina e fa partire un tiro, il portiere Sepe si tuffa sulla sua destra, ma dopo un rimbalzo sul palo, la palla sbatte sulla sua schiena ed entra in rete.

Durante la gara alcuni episodi poco chiari e proteste giallorosse, anche un probabile rigore per l'Empoli, con relativa espulsione del mister Sarri.

Juve invece ben messa in campo, convincente e cattiva, anche se i gol potevano essere più dei due messi a segno. Dopo otto minuti, combinazione Pereyra-Lichtsteiner, inserimento di Tevez e gol. Prestazione superlativa dell'argentino, autore di tanti assist e tiri verso la porta difesa da Karnezis, benissimo anche Marchisio, Pereyra e Pogba. Sugli scudi anche Evra e Lichtsteiner, tantissime azioni da gol, con tante azioni pericolose, e con Buffon che alla fine rientra negli spogliatoi con i guanti, pressoché puliti. Secondo tempo con stesso copione, squadra votata all'attacco, e da un assist del solito Tevez, da fuori area parte un bel destro di Claudio Marchisio che batte incolpevolmente l'estremo difensore friulano.

Entrano poi Coman, sempre frizzante e sgusciante, Padoin e lo spagnolo Alvaro Morata, che per poco con una girata rapidissima avrebbe segnato il terzo e meritatissimo gol. Insomma, Juve e Roma continuano la loro marcia inesorabile, anche se i bianconeri hanno convinto di più nel gioco, e come ha detto il mister Stramaccioni, i campioni d'Italia sono ancora la squadra da battere, nonostante entrambe le compagini abbiano rinforzato la propria rosa.