La serie B è la certezza da aggredire e vincere subito, la Serie A ancora possibile ma da non prendere sottogamba. Questa è la situazione del Cagliari dopo la fine del campionato 2014/2015 che ha visto la squadra sarda arrivare al traguardo a 4 punti dalla salvezza. Sono infatti 3 quelli che la separavano dalla prima squadra salva (l'Atalanta) ma considerando gli scontri diretti, ne sarebbero serviti 4 per salvarsi.

Le cessioni

Il mercato del Cagliari ha visto prima di tutto lo sblocco di alcune situazioni che stavano bloccando le operazioni di compravendita, ovvero la cessione definitiva di Nainggolan e la definizione della posizione di Ibarbo, entrambi accasati con la Roma. Il primo a titolo definitivo e il secondo in prestito annuale con diritto di riscatto. Il tutto per la cifra ufficiale di 19 milioni di euro da mettere in bilancio per l'anno in corso. Diversa la situazione di Astori, che non è stato riscattato e che sta cercando una squadra in serie A. Oltre a questi movimenti, c'è da registrare l'addio di Daniele Conti, senatore entrato nella storia del club, e di altri giocatori ceduti a titolo definitivo in previsione del campionato di serie B: da Avelar a Rossettini, da Crisetig a Farias, senza escludere la situazione incerta di giocatori come Astori, Sau e lo svedese Ekdal.

Gli acquisti

In entrata si registrano nomi importanti come il portiere Storari, strappato alla Fiorentina, Barreca, Fossati e Melchiorri, giocatori questi ultimi adatti a un campionato di serie B da protagonista.

Restano calde anche le piste per Avenatti, Giannetti e Di Gennaro, senza dimenticare l'ipotesi Tounkara che non partirà in ritiro con la Lazio e che le parole dell'agente danno vicino al Cagliari. La domanda però è se questa squadra possa condurre un campionato di serie A, ipotesi lontana ma non inverosimile a seguito del coinvolgimento dell'Atalanta nell'inchiesta sul calcioscommesse. La risposta data dal presidente Giulini è stata chiara: il Cagliari si farà trovare pronto nell'ipotesi di ripescaggio. Se lo farà con l'attuale mercato o con movimenti all'ultimo minuto non si sa, e lo spettro del campionato scorso, giocato dopo un mercato deficitario, aleggia sui tifosi e la squadra. Di buono c'è il rinnovo vicino di Cossu e Murru, due dei senatori fino alla scorsa stagione, e la possibilità di trattenere ancora qualche giocatore da serie A.

Il ripescaggio

C'è da precisare che, seppure la penalizzazione immediata dell'Atalanta non sia un'ipotesi così remota, la situazione è complicata dal coinvolgimento della Lazio nello stesso filone di inchiesta. Penalizzare l'Atalanta significherebbe colpire allo stesso modo anche la Lazio di Lotito. Questa è la condizione che sotto molti aspetti mette al sicuro la dirigenza orobica da sorprese che si possano riflettere sul campionato già concluso.

Il rischio per la squadra bergamasca è quello di subire il defalcamento di almeno 4 punti (due per ogni tesserato coinvolto, ossia Doni e Colantuono), giusto quelli sufficienti all'avvicendamento Atalanta-Cagliari per il prossimo campionato di serie A. Ma un coinvolgimento della Lazio potrebbe metterne a rischio la partecipazione alla Champions, con conseguente avanzamento in graduatoria delle squadre subito dietro in classifica, e con l'ingresso dell'Inter nell'Europa League pur senza averla guadagnata sul campo.