Gli spalti del Franchi, nella notte dell'incontro della nazionale a Firenze, sono stati testimoni di un gustoso prepartita con l'incontro inatteso, in tribuna autorità, tra l'ex tecnico viola, Vincenzo Montella e il presidente Andrea Della Valle. Una stretta di mano immortalata da diversi fotografi, che potrebbe essere un buon viatico per sciogliere i nodi dell'intricata vicenda del burrascoso addio del tecnico partenopeo alla squadra viola.

Una guerra fra comunicati, nel mese di giugno, pose fine all'idillio tra il presidente viola e l'allenatore decretando uno scontro che si sarebbe risolto con l'esonero e l'arrivo del nuovo tecnico Paulo Sousa, tra l'incredulità dei tifosi viola, che hanno da sempre nutrito profonda stima verso l'ex allenatore, che a Firenze ha riportato entusiasmo e spettacolo.

La Fiorentina di Paulo Sousa, sembra appartenere ad un'altra era 'geologica' rispetto a quella 'montelliana', con una rosa rinnovata in buona parte, e una filosofia di gioco molto più pragmatica e spicciola rispetto ai 'tiki taka' interminabili, e al gioco orizzontale di Montella.

Giovedi sera si è 'consumata' la pace tra Andrea Della Valle e Vincenzo Montella, con una lunga chiacchierata chiarificatrice ed una stretta di mano calorosa che segna la pace tra i due. Il presidente e l'ex allenatore hanno parlato a lungo nel prepartita della nazionale, ognuno chiarendo il proprio punto di vista e forse, chissà, ammettendo gli errori di comunicazione, che rappresentano ormai il marchio di fabbrica della proprietà viola.

La stretta di mano e il colloquio chiarificatore

All'incontro erano presenti il direttore sportivo viola Daniele Pradè, e il presidente viola Mario Cognigni, che si sono intrattenuti con l'ex tecnico viola, prima di lasciare da soli i due protagonisti dello scontro di giugno. Vincenzo Montella, attualmente è ancora sotto contratto con la Fiorentina per altre due stagioni.

I Della Valle scelsero di apporre una clausola di rescissione da 5 milioni di euro, nel caso in cui l'allenatore fosse passato ad un'altra società. È probabile che fosse proprio quella la pietra della discordia che ha portato alla rottura tra il tecnico e la proprietà gigliata.