Dopo la gara con il Torino persa malamente con tre sberle prese in serie in pochissimi minuti, i tifosi della Fiorentina, di certo, non hanno grandi motivi per sorridere neanche a mercato chiuso. L'unica a sorridere è la dirigenza che ha fatto del progetto 'smaltimento ingaggi pesanti' il cavallo di battaglia delle proprie operazioni di mercato, liberandosi in poco tempo del pesante fardello del sontuoso contratto stipulato con Mario Gomez e incassando una cifra importante dalla cessione di Stefan Savic (10 milioni più il cartellino di Mario Suarez).
In attacco è arrivato il croato Kalinic, attaccante eclettico, ma non un cannoniere di razza, mentre la classe di Joaquin è stata sostituita dal polacco Blaszczykowsky, giocatore di sicuro valore ma reduce da un brutto infortunio ai legamenti che lo ha tenuto per molto tempo lontano dal rettangolo di gioco. Astori ha preso il posto di Savic, mentre in attacco non è stata trovata una alternativa valida alla partenza di Salah.
La sensazione è che il peso offensivo possa gravare in gran parte sulle spalle di Pepito Rossi, sulla cui tenuta atletica restano forti perplessità, mentre appare nutrito e ben assortito il roster dei centrocampisti. Lo stesso non si può dire per la difesa, dove i centrali sono contati e mancano le alternative valide da proporre in caso di squalifica o di forfait dei due centrali, Gonzalo e Astori, con Roncaglia che ha mostrato tutti i propri limiti in questa fase iniziale di stagione e Tomovic che può essere adattato al ruolo di difensore centrale, ma può rappresentare una alternativa tutto sommato poco autorevole.
Desta curiosità il giovane attaccante uruguaiano Jaime Baez, ufficializzato nell'ultima giornata di mercato, che può rappresentare una alternativa per l'attacco di Sousa di tutto rispetto e dalle grandi prospettive.
I casi 'spinosi' del mercato estivo
Anche quest'anno il mercato viola è stato contornato da misteri, gialli e casi contorti, determinati in parte anche dalla cattiva gestione della comunicazione da parte della società viola.
Se per Salah la controversia è ancora tutta aperta, resta da chiarire il dietrofront dei Della Valle sul caso Joaquin, dopo le parole intransigenti del patron Della Valle di qualche giorno prima. Urgono chiarimenti sulle reali intenzioni della proprietà per il futuro della squadra viola. Rimane forte la sensazione, dopo il mercato estivo, che la parola d'ordine per il futuro sia 'ridimensionamento'. Ai posteri l'ardua sentenza.