Da quando arrivati in nerazzurro, i cinesi hanno permesso alla tifoseria tutta di iniziare a sognare. Il gruppo Suning, dopo aver messo a posto i bilanci della società meneghina e dopo aver sistemato la situazione relativa al Financial fair play, potranno muoversi sul mercato con grandi nomi.

Le voci continuano a rincorrersi e si parla ufficialmente di quattro colpi il grado di far fare ai nerazzurri il definitivo salto di qualità. Quattro top player che possono cambiare il volto della squadra, due dei quali in difesa uno a centrocampo ed un attaccante esterno per l'allenatore che siederà sulla panchina nerazzurra.

Ecco gli obiettivi dei nerazzurri per tornare grandi

La dirigenza nerazzurra punta su un terzino sinistro, ci sono tre nomi a rincorrersi e sono quelli di Ricardo Rodriguez favorito su Ghoulam e Wendell; un difensore centrale, con de Vrij più probabile di Manolas e poi i difficili obiettivi che rispondono ai nomi di Koilibaly, Marquinhos e Laporte (proprio mentre è stato già opzionato il giovane Bastoni in prospettiva futura).

A centrocampo ed attacco si sognano i nomi ad effetto, per la mediana c'è sempre l'obiettivo Verratti, mentre per l'attaccante esterno valide le piste Berardi e Bernardeschi con il primo più facile da raggiungere, le alternative rispondono ai nomi di Lamela e Di Francesco.

I colpi potrebbero essere anche di più, ma molto dipenderà dalle eventuali partenze dei vari Banega, Brozovic e Murillo, oltre che dalle occasioni di mercato che si presenteranno. Sul taccuino della dirigenza nerazzurra ci sono infatti da coprire il ruolo di vice Icardi (Petagna o Roger Martinez) oltre che quello del terzino destro (Semedo, Conti o Zappacosta) soprattutto in caso di addio di uno tra Santon e Nagatomo.

La prossima Inter potrebbe quindi scendere in campo con Handanovic in porta, linea difensiva composta da Zappacosta, Miranda, de Vrij (o Manolas), Ricardo Rodriguez. A centrocampo il confermatissimo Gagliardini affiancato da Kondogbia che finalmente sembra convincere, Perisic, Banega (o Joao Mario), Berardi (o Bernardeschi) e l'inamovibile Mauro Icardi