Gli indizi del caso c'erano tutti. E quando Karl-Heinz Rummenigge ha annunciato che Douglas Costa era concretamente vicino alla Juventus, quella che era solo una speranza per i tifosi bianconeri si è trasformata ben presto in un sogno più che reale. Così, dopo ore di contrattazione, l'esterno offensivo brasiliano è sbarcato a Torino (è arrivato intorno alle 21.30) per sostenere le visite mediche e mettersi subito a disposizione di Massimiliano Allegri.

Che però ha anche un altro nome in mente. Quello di Federico Bernardeschi, corteggiato da molte squadre ma che pare avere occhi solo per la Juventus.

Trattativa lunga e complessa ma destinata a ricevere un'importante accelerata dopo la conclusione dell'affare Costa. Profilo cercato, seguito e alla fine portato a casa con buona pace degli scettici. Un affare che porterà la Juventus a versare nelle casse del Bayern Monaco subito 6 milioni di prestito, con obbligo di riscatto già fissato a 40. Proviamo però a scoprire qualche cosa in più su questo giocatore.

Il soprannome. Douglas Costa ha un nomignolo del tutto particolare: The Flash, proprio come il famoso supereroe della DC Comics. Il motivo? La rapidità supersonica che lo contraddistingue da molti altri calciatori. Lui ne è assolutamente consapevole tanto che si è fatto fare un taglio di capelli in onore del velocissimo personaggio ideato da Gardner Fox e Harry Lampert nel 1940.

Solo allenamento. La cura dei dettagli è quasi maniacale per lui. Anche per questo si allena senza tregua con il costante obiettivo di migliorarsi. Del resto nel documentario TheFlash il brasiliano ha spiegato come "l'allenamento sia la chiave" per raggiungere ogni traguardo nello sport. "Nel calcio ormai ci sono tanti giocatori ad alto livello che non hanno talento, ma riescono ad arrivare al top con l'allenamento".

Mai contento. Secondo quanto sostiene Lucas Kruel, un suo grande amico e personal fitness coach, Douglas Costa è un perfezionista. Quando giocava in Ucraina allo Shakhtar Donetsk, "se non era soddisfatto di una sua prestazione in partita tornava a casa e si allenava sino allo sfinimento".

Gli esordi. Aveva solo 12 anni quando ha iniziato a giocare a calcio con il Gremio di Porto Alegre.

In precedenza, dal 2001 al 2002, aveva indossato solo la casacca del Novo Hamburgo nello stato del Rio Grande do Sul.

Il suo idolo. Pur essendo caratterialmente, oltre che tecnicamente diversi, Douglas Costa vede in Ronaldinho un modello sportivo a cui ispirarsi. "La prima volta che lo vidi avevo le farfalle nello stomaco", ha dichiarato in una recente intervista.

Salutista convinto. Non parlate a Douglas Costa dei vizi della tavola o di qualsiasi altro 'peccato capitale'. Il ragazzo, infatti, non fuma e non beve alcolici.

Felicemente sposato. Douglas Costa si è sposato nel 2014 con Luisa Ramos di cui dichiara di essere innamorato alla follia.

Un'altra donna. Nonostante l'amore per la moglie il calciatore ha anche un'altra donna nel suo cuore.

Tanto da definirla tra le più importanti della sua vita. Si tratta della sorella Amanda alla quale è molto attaccato.

Tra i migliori al mondo. Nel 2010 è stato anche inserito nella lista dei migliori calciatori nati dopo il 1989 stilata da Don Balòn, una delle più famose riviste calcistiche spagnole digitali.

Tardi in nazionale. Il suo approdo nella Nazionale brasiliana è tardivo. Viene infatti convocato per la prima volta nel 2014 e da quella data ha collezionato appena 17 presenze e 3 gol.