Il capitano dell'Inter Mauro Icardi è stato senza dubbio l'uomo partita del derby di Milano. Grazie alla sua tripletta, infatti, l'Inter è riuscita a sconfiggere il Milan con il risultato di 3-2, e a portarsi al secondo posto in classifica, con 10 punti di vantaggio rispetto ai cugini rossoneri.

Icardi, tripletta nel Derby come Milito

I tre gol segnati nel Derby da Icardi, hanno subito ricordato ai tifosi nerazzurri un altro grande campione argentino, che qualche anno fa era riuscito a compiere la stessa impresa, ovviamente stiamo parlando del "Principe" Diego Milito.

Il 6 maggio 2012, infatti, l'Inter riuscì a battere il Milan 4-2, grazie alla tripletta segnata proprio da Milito, l'ultimo giocatore fino a ieri a riuscire a segnare ben 3 reti nel derby. Inoltre, curioso pensare che proprio mentre Maurito eguagliava l'impresa realizzata dal "Principe" nel 2012, in tribuna era presente un tifoso speciale, che esultava e gioiva ad ognuno dei suoi gol. Quel tifoso speciale era proprio Diego Milito, allo stadio insieme ad altri grandi ex giocatori dell'Inter, come Cambiasso e Samuel, per assistere al Derby e provare a dare anche uno stimolo in più alla squadra. Milito rappresenta per ogni tifoso nerazzurro l'indiscusso eroe del triplete realizzato nel 2010, ed essere riuscito ad eguagliare la sua tripletta contro Milan nel Derby, porta l'attuale capitano dell'Inter ad un livello di ammirazione e di stima ancora più alto tra i propri supporters, e non solo.

Non tutti i tifosi dell'Inter, infatti, si sono sempre espressi in modo positivo su Mauro Icardi, non tanto per il suo valore in campo, ma più per alcuni suoi comportamenti al di fuori del rettangolo di gioco. Basti pensare alle frasi poco felici che Mauro Icardi aveva dedicato alla Curva Nord nella sua biografia scritta solo qualche mese fa, e a qualche altro episodio legato sempre ad alcuni battibecchi tra il giocatore e la proprio tifoseria, e chissà che ora questa tripletta non possa servire anche per ricucire definitivamente il rapporto con tutti i tifosi nerazzurri, che potrebbero decidere di seppellire una volta per tutte l'ascia di guerra e lasciarsi tutto alle spalle.

Icardi e la sua esultanza alla Messi

Dopo i 3 gol segnati al Milan poi, il capitano dell'Inter si è lasciato andare ad una esultanza che ha ricordato anche qui un altro campione argentino, forse il più grande di tutti i tempi. Stiamo parlando della stella del Barcellona e della nazionale argentina Leo Messi, che dopo un Clasico contro il Real Madrid, vinto dal Barcellona grazie ad una sua doppietta, si è tolto la maglia e l'ha mostrata ai tifosi, come per dire: "Ho segnato io, sempre io, guardate bene il nome sulla maglia ed il numero scritto sopra, questa è la mia serata".

Inoltre, per Messi, non si trattava "solo" di essere stato l'uomo decisivo e aver vinto il Clasico contro il Real, ma era anche il raggiungimento di un traguardo personale molto importante, ossia i 500 gol segnati con la maglia dei blaugrana, tutto questo avveniva il 24 aprile del 2017.

Forse poi, nell'esultanza di Icardi, potrebbe esserci stato anche un pizzico di polemica, non nei confronti dell'Inter, ma del commissario tecnico dell'Argentina Jorge Sampaoli, che nelle ultime due partite, decisive per la qualificazione ai mondiali, ha preferito schierare titolare l'attaccante del Boca Benedetto, piuttosto che il centravanti dei nerazzurri. Vedremo, nelle prossime partite che la nazionale argentina affronterà, se Mauro Icardi sarà schierato dal primo minuto, ma la sensazione è che il capitano dell'Inter sia sempre più vicino ad affermarsi anche in nazionale, al fianco proprio di quel Messi, da cui ha preso ispirazione nell'esultanza dopo i 3 gol al Milan.