Eccoci qui, a parlare di una disfatta, l'ennesima di una Italia irriconoscibile: una squadra, la nostra, che negli ultimi anni ha avuto numerose difficoltà a livello tecnico, con una qualità che man mano è andata scemando dopo gli addii alla Nazionale e al calcio di giocatori del calibro di Pirlo, Totti, o dai meno recenti addii di Del Piero, Camoranesi, Toni o Cannavaro. Giocatori che hanno scritto la storia del calcio non solo italiano, ma anche a livello mondiale. In qualche modo la nazionale ha sempre saputo far fronte a questa tipologia di problematiche giocando con grinta, determinazione e voglia di arrivare in fondo.

L'avventura agli Europei del 2016 lo ha dimostrato, un'Italia nettamente più debole delle varie Francia, Germania, Portogallo ma che nonostante tutto è uscita dalla competizione europea contro i più blasonati teutonici solo ai rigori. Adesso ci ritroviamo invece in una situazione precaria, con un secondo posto sicuro nel girone ma che potrebbe non essere sufficiente per la qualificazione agli spareggi valevoli per staccare il pass ai mondiali di Russia 2018.

Debacle inaspettata

Il pareggio ottenuto in casa contro la Macedonia è il risultato della situazione negativa che sta vivendo la nazionale italiana: sarebbe bastata una vittoria per accedere matematicamente ai playoff di novembre, ed invece una scialba Italia si è fatta rimontare dal "palermitano" Traijkovski.

A nulla è valso il gol di Chiellini, che ha illuso la nazionale italiana facendo credere ai tifosi presenti all'Olimpico di Torino che la strada sarebbe stata in discesa. Ed invece a fine partita la Macedonia, oramai con nessuna ambizione di classifica, è riuscita a raggiungere il pareggio.

L'alibi delle assenze

La notizia che emerge nel post partita è stata l'ennesimo tentativo di Ventura di giustificare la figuraccia con l'alibi delle assenze: vero che De Rossi, Verratti e Belotti sono giocatori attualmente insostituibili nella nazionale italiana, ma con tutto il rispetto della Macedonia, l'alibi avrebbe retto unicamente se avessimo ottenuto un risultato negativo con nazionali più blasonate.

Il problema della nostra nazionale pare essere è stato soprattutto mentale, e la sconfitta per 3-0 contro la Spagna ha segnato l'inizio di una crisi di risultati che adesso mette a rischio la partecipazione perfino ai playoff che ci permetterebbero di giocarci il pass a Russia 2018. Basterebbe un pareggio con l'Albania per ottenere la matematica certezza dei playoff, o basterebbe la mancata vittoria della Bosnia questo pomeriggio (7 ottobre) contro il Belgio.

Ma resta la difficoltà tecnica della nostra nazionale, bisogna cambiare marcia per esser pronti a novembre, con la speranza che il sorteggio ci riservi un'avversaria abbordabile... ma con questa nazionale anche un' Irlanda del Nord potrebbe creare problemi. Nel frattempo non ci resta che sostenere la nostra nazionale, e magari rispondere "Forza Azzurri" a chi ieri sera ha fischiato, in maniera giustificata, la nazionale italiana, che solo 11 anni fa, ci portò sul tetto del calcio mondiale.