Terribile notizia giunge dall'Asia, dall'India per la precisione: un gruppo di 7 uomini ha rapito due ragazzine di 14 e 15 anni e le ha uccise. E' accaduto a Katra Shahadatganj, in un villaggio dell'Uttar Pradesh, nel nord dell'India. Le due piccole vittime erano cugine ed erano uscite insieme da casa come d'abitudine per recarsi in un campo, poco distante, perché non possedevano il bagno in casa. Nel campo purtroppo sono state sorprese dal branco che le ha rapite, le ha picchiate e abusato di loro.

La famiglia delle ragazzine non vedendole tornare si è molto preoccupata e ha denunciato la scomparsa delle adolescenti alle forze dell'ordine ma la polizia non ha fatto nulla, neppure ha registrato la denuncia.

Alla mattina i corpi delle due ragazzine sono stati ritrovati nel campo, appesi a un albero di mango.

Dopo il ritrovamento delle fanciulle, la gente del villaggio è rimasta accanto ai corpi delle piccole, ha vegliato compatta e ha occupato la strada che porta al campo rivolgendo accuse contro la polizia che non si era occupata di cercare le ragazzine, neppure di registrare la denuncia.

La protesta della gente ha dato un risultato: sono state aperte le indagini. Il branco è composto da 7 uomini, fra cui anche due poliziotti. Al momento sono state arrestato 4 persone, una di loro identificata col nome di Pappu, inoltre è stato sospeso il capo della polizia e due agenti. L'autopsia ha chiarito che le giovani cugine sono morte per impiccagione.

In India la condizione della donna è resa difficilissima: si calcola che ogni 22 minuti venga consumata una violenza sessuale. I casi di abusi e sevizie sono moltissimi. Ma grazie all'indignazione e alla richiesta di giustizia di tante persone, uomini e donne, si può cercare di arginare la connivenza delle forze dell'ordine con la raccapricciante e meschina brutalità di certi uomini.