Lo hanno trovato dopo circa 8 secoli ancora in buono stato e con un paletto conficcato nel petto che lascia poco spazio all'immaginazione: uno scheletro rinvenuto durante degli scavi presso le rovine di Perperikon, nel sud della Bulgaria, è quasi certamente di un uomo che nel XIII secolo, in età medievale, è stato ucciso utilizzando una tipica pratica per eliminare i vampiri. La notizia ha subito suscitato l'interesse degli appassionati del mito di Dracula e dei vampiri, ma anche il mondo della ricerca storico - scientifica sta seguendo con entusiasmo la scoperta del professor Ovcharov che ha già dato una prima spiegazione storica di quel tipo di esecuzione. L'archeologo è molto famoso per aver portato alla luce numerosi scavi risalenti ad epoca antica, e stavolta stava lavorando per riportare alla luce Perperikon, città situata in Tracia, nella Bulgaria meridionale. Il sito era abitato già 5000 anni fa, ma solo da vent'anni è stato scoperto: gli studiosi ritengono che in quel luogo vi fosse un tempio dedicato a Dioniso, la famosa divinità del vino, dell'estasi e della libertà dei sensi. Proprio mentre venivano effettuati gli scavi dell'antica città di Perperikon è stata rinvenuta la tomba che racchiudeva lo scheletro con un palo infilato in petto.

Ovcharov ha affermato con certezza che si tratta di un cadavere risalente ad epoca medievale e, la pratica con cui è stato ucciso, è chiaramente inerente i rituali "anti - vampiro": il palo nel petto, infatti, veniva utilizzato per assicurarsi che l'uomo fosse morto per sempre e non potesse resuscitare per perseguitare i vivi. Spesso, questo rituale veniva applicato anche a persone che morivano in circostanze innaturali, come ad esempio il suicidio. Lo scheletro dovrebbe appartenere ad un uomo di età compresa fra i 40 e i 50 anni e nella sua cassa toracica presenta un pesante vomere, un'asta di ferro usata per arare i campi. Si utilizzavano dei pali pesanti per assicurarsi che il "vampiro" morisse una volta per tutte: infatti un'asta di questo tipo facilmente spezza le ossa della spalla. Non a caso, la clavicola dello scheletro di Perperikon ha una forma irregolare. Inoltre, ha la gamba sinistra spezzata e lasciata vicina al corpo. Questo ritrovamento assume una rilevanza ancora maggiore se associato alle scoperte fatte tra il 2012 e il 2013. Sempre in Bulgaria, nella zona balneare di Sozopol, a circa 300 chilometri da Perperikon, vennero trovate altre due tombe con scheletri molto somiglianti a quello trovato di recente. A quanto pare, dunque, la Bulgaria pullula di testimonianze archeologiche che attestano dell'uccisione di uomini tramite pratiche "anti - vampiri". Il dilemma, però, resta: esistevano o no i vampiri?