Il virus dell'Ebola continua ad espandersi diventando ormai, come già Obama aveva avvertito, un'epidemia completamente incontrollabile. Sembra che la mattina si stia spingendo al di fuori delle coste africane occidentali e che sia arrivato in Europa. Se il caso venisse confermato si tratterebbe del primo caso di Ebola qui nel territorio europeo. Come La Stampa riporta, il caso di contagio coinvolgerebbe una donna, un'infermiera di Madrid che pare abbia curato Manuel Garcia, il missionario che aveva contratto l'Ebola in Sierra Leone e che è poi morto il 25 settembre.

La donna in particolare sarebbe risultata positiva al test dell'Ebola. Adesso la donna, sempre secondo quanto riporta il quotidiano, di trova in un ospedale sito alla periferia di Madrid. E' proprio nell'ospedale di Alcorcon che la donna sarebbe stata sottoposta ad una seconda sfilza di analisi per avere le certezze se si tratti realmente di Ebola. Le fonti mediche riferiscono che le prove inviate all'ospedale Carlos III sono risultate positive e che la donna sia arrivata nella loro struttura nella mattinata con un quadro clinico sospetto ed sarebbe stata immediatamente posta in isolamento per evitare ulteriori contagi.

Intanto il ministero della salute ha prontamente deciso di convocare un gabinetto per analizzare e discutere del primo contagio che ha coinvolto la Spagna.

non è però la prima volga che uno spagnolo rimane colpito da Ebola. Il caso di Garcia era infatti il secondo dopo il prete Miguel Pajeres di 75 anni che aveva contratto il virus in Liberia. Intanto gli accertamenti sulle condizioni della donna continuano per cercare comunque una soluzione che eviti ulteriori casi nello stato spagnolo.

In Sierra Leone restano gravi i bilanci delle vittime

Non migliorano per niente le condizioni in Sierra Leone dove soltanto nella giornata di sabato sono stati registrati circa 121 morti e 81 nuovi contagi. A raccogliere i dati è la Emergency Operations Center del Sierra Leone. Il numero totale dei morti nella zona è salito a 678 in un giorno.

Il giorno precedente era infatti a poco oltre i 550. Secondo l'Oms, organizzazione mondiale sanità, al primo ottobre il bilancio dei morti è di quasi 3500 su circa 7500 contagiati nell'Africa occidentale. Sotto controllo invece sembrano i primi focolai che si sono registrati in Senegal e Nigeria.