Il dominio che Tadej Pogacar ha imposto in questo Giro d'Italia che si avvia alla conclusione è stato ancora più totale e disarmante di quanto si potesse immaginare al via. Il fuoriclasse sloveno era arrivato alla partenza della corsa rosa come il vincitore annunciato, ma la corsa ha dato una dimensione davvero impressionante della sua superiorità. Pogacar ha vinto cinque tappe ed ha un vantaggio abissale in classifica generale, ma soprattutto ha dato l'impressione di non spremersi davvero mai a fondo e di riuscire ugualmente a staccare tutti quanti.

Dalle pagine di Tuttobiciweb, l'ex campione Mario Cipollini ha commentato l'andamento della corsa, spiegando che questa differenza così eclatante è dovuta non solo alle straordinarie prestazioni di Pogacar, ma anche al livello abbastanza modesto della concorrenza. "Dietro non c'è nulla" ha dichiarato Cipollini.

Cipollini: 'Gli altri non sanno cosa stanno facendo'

Mario Cipollini, recordman di vittorie di tappa al Giro d'Italia con 42 successi, ritiene che la presenza di Tadej Pogacar non abbia reso la corsa più interessante, tutt'altro. "Che c'è da guardare, il suo dominio ha azzerato tutto" ha commentato l'ex Campione del Mondo, che ha stroncato la strategia della DSM di Bardet. Nella tappa di ieri, con arrivo a Passo Brocon, la squadra tedesca ha tirato a lungo, ma il capitano non è poi entrato in azione personalmente.

"Dietro di lui non sanno cosa stanno facendo, come ha corso Bardet ne è una dimostrazione" ha analizzato Cipollini.

Pur ribadendo la straordinaria forza e il talento di Pogacar, Cipollini ha spiegato di ritenere inadeguata e modesta la concorrenza che sta trovando in questo Giro d'Italia. "Lui sembra che non spinga neppure, mentre gli altri dietro si staccano.

Lui è straordinario, nessuno lo mette in dubbio, ma dietro non c'è nulla" ha commentato Mario Cipollini.

La vera VAM del Passo Brocon

Per sostenere la tesi di Cipollini, Tuttobiciweb ha riportato alcuni dati della salita finale affrontata ieri, quella di Passo Brocon. Il sito ha riportato una scalata completata da Pogacar in 31'17'', con una VAM media di 1458, un dato tutto sommato modesto, ma che è stato sufficiente alla maglia rosa per staccare gli avversari.

In realtà il calcolo effettuato da Tuttobiciweb è falsato dal punto in cui è stato iniziato il cronometraggio, il passaggio dal paese di Pieve Tesino. I primi due chilometri dopo l'uscita dal paese sono di fatto pianeggianti, dopodiché inizia la salita di Passo Brocon. Facendo partire il cronometraggio dal vero punto di partenza della salita, i dati sono molto diversi e testimoniano una prestazione di livello molto alto.

Pogacar ha completato gli ultimi nove chilometri e mezzo della tappa, la vera scalata al Brocon, in 27'04'', con una VAM di 1616. Gli altri corridori del gruppo con Antonio Tiberi, Dani Martinez e Geraint Thomas, hanno completato la salita con una VAM di 1590, un dato di tutto rispetto se si tiene conto che si tratta di una prestazione fatta dopo due settimane e mezzo di corsa.