Continua il giallo legato alla morte di Yara Gambirasio che, dopo un lungo periodo di impasse, fa registrare alcune novità: prima la notizia che Massimo Bossetti non è più in isolamento, poi la decisione dei suoi avvocati di domandare un nuovo incidente probatorio per riconsiderare l'esame del dna, infine la trasmissione Quarto grado lascia capire che gli investigatori negli ultimi giorni stanno riflettendo sull'ipotesi che l'uomo di Mapello possa o meno essere stato supportato da un'altra persona.



In particolare si sta cercando di comprendere se il suicidio di un operaio che lavorava insieme a Bossetti, che si è tolto la vita circa 12 mesi fa, possa essere in qualche modo legato alla morte violenta della sfortunata tredicenne di Brembate.

Se l'assassino è davvero stato aiutato da qualcuno si può ipotizzare che il senso di colpa possa avere creato molti danni psicologici all'equilibrio di quella persona ma si resta nel campo delle mere ipotesi visto e considerato che Bossetti continua tenacemente a ribadire la propria estraneità ai fatti contestati.



In un sistema penale garantista la presunzione di non colpevolezza gli va concessa.



Bossetti è ristretto in carcere dal 16 giugno 2014.



Resta in progress l'identificazione dell'ormai famoso furgone bianco di via Rampinelli immortalato alle telecamere il giorno della scomparsa di Yara Gambirasio. E' abbastanza sorprendente, viste le risorse della moderna tecnologia, che sia necessario tutto questo tempo eppure è proprio così: sono ancora in fase di monitoraggio tutti i furgoni di quel tipo venduti nell'anno 2006, come quello usato dal principale sospettato dell'efferato crimine e cioè Bossetti.





Resta verosimile, visto che non c'erano tagli sui vestiti della ragazzina, che Yara sia stata rapita, spogliata, ferita e successivamente rivestita.



I legali ipotizzano che le violenze possano essere accadute nel cantiere di Mapello, fino a prova contraria. In questo delicato processo sarà certamente fondamentale l'esito della prova del dna, che viene duramente messo in discussione.