Le domande fondamentali sollevate e risolte dalla religione non nascono necessariamente dalla religione. L'essere umano si è da sempre interrogato circa il senso della vita, l'origine, la morte e Dio.

Già solo per un motivo funzionale, qualsiasi stato troverà gran parte della propria stabilità esclusivamente fornendo un percorso guidato che, in alcuni Paesi, è la religione di Stato. L'era della globalizzazione è resa possibile anche grazie al fatto che ogni Stato, o istituzione deputata al controllo del culto divino, abbia garantito percorsi spirituali almeno in linea con la Dichiarazione universale dei diritti umani.



Fino ad ora, la differenza tra Italia e Libia a proposito dell'ora di religione consisteva nel fatto che mentre in Italia l'ìnsegnamento è facoltativo, in Libia era obbligatorio. Adesso, mentre in Italia nessun professore di religione può - per legge - più incitare il cristiano alle crociate o ai roghi nel nome di Dio, a Tripoli, Alba libica ripropone quello che l'occidente ha vissuto alcuni secoli fa: una triste selezione di temi scelti, presi alla lettera, tra i più violenti e intolleranti. A partire dalle scuole medie sarà data molta importanza all'insegnamento del valore della jihad, sottolineando l'importanza di punire coloro che scelgono di non seguire l'Islam.



Il rischio è quello di cadere nella perfetta identificazione dell'Islam con alcuni particolari gruppi che manifestano una particolare interpretazione e attuazione dell'Islam. A Lecce è stata aperta la prima Università Islamica d'Italia e qui l'Islam vive la sua relazione col mondo e il suo sviluppo in armonia con la Dichiarazione universale dei diritti umani. Lo stesso Profeta Maometto ha detto che "Il più eccellente jihad (lo sforzo sulla via di Allah) è quello per conquistare se stessi" e che "Ogni buona azione è carità. Il vero benessere di un uomo nell'aldilà è quello che egli fa in questo mondo ai suoi simili".



Drammatica è adesso la situazione nelle scuole di Tripoli. Il fenomeno va ben oltre l'ora di religione. Sarà eliminato l'insegnamento della lingua francese e i corsi di educazione civica. Le classi non saranno più miste, anche alcune zone di ritrovo saranno divise per sesso. Chiaramente a spaventare di più non è la separazione dei maschi dalle femmine ma l'operazione di canalizzazione delle radici più profonde della persona verso i percorsi dell'orrore in un quadro di illegalità internazionale.

Barconi

In queste stesse ore, l'Italia è impegnata ad organizzare quello che sarà il piano di intervento sulle coste libiche per bloccare il fenomeno dei barconi. Perché l'operazione possa andare avanti senza grandi conflitti è necessario l'impegno del governo libico. La notizia dell'introduzione dell'insegnamento della jihad fa rumore anche per questo. Ad ogni modo, il 18 maggio l'Italia consegnerà nelle mani del Consiglio di sicurezza dell'Onu la prima proposta scritta a proposito di interventi mirati da effettuare direttamente sulle coste libiche.