Quando si parla di esseri extraterrestri, l'immaginazione si sbizzarrisce per trovare la soluzione ideale, o quanto meno vicina, sulla morfologia che potrebbero avere ipotetici abitanti di altri pianeti. Sia la fantascienza che l'ufologia hanno rappresentato gli alieni di varie forme e fattezze.
Gli incontri ravvicinati di terzo tipo
Negli IR3, Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo - classificazione scientifica creata dall'astronomo americano e "padre" dell'ufologia scientifica moderna, il professor Joseph Allen Hynek - questi esseri, che lui definiva creature animate, apparivano anche di fattezze artificiali.
Oggi gli scienziati sono quasi concordi nello scommettere che semmai, un giorno, la specie umana incontrerà una civiltà extraterrestre, questa sarebbe una Intelligenza Artificiale.
Ma non tutti la pensano così. Secondo ciò che riporta il quotidiano online Metro, edizione britannica, del giorno 2 luglio 2015, eventuali extraterrestri saranno simili all'Homo Sapiens.
La tesi è del biologo evoluzionista Simon Conway Morris, il quale afferma che su pianeti simili alla Terra è molto probabile che si siano evolute forme viventi che troviamo sul nostro pianeta terracqueo, perché l'evoluzione biologica non è casuale, ma segue una serie di leggi rigide racchiuse nella cosiddetta Teoria della Convergenza.
Il professor Morris, che ha approfondito la sua tesi sul suo nuovo libro intitolato The Runes of Evolution, è cosi convinto di ciò che dice, tanto da spingersi ad affermare che "si può dire con ragionevole certezza che la probabilità di un qualcosa di analogo ad una evoluzione umana è davvero molto alta".
La scienza ci propone molteplici ipotesi sulla morfologia aliena, e molte sembrano partorite dalla fantascienza, ma si basano sempre su concetti validi ed empirici. La tesi predominante è quella che l'evoluzione biologica sia transitoria, perché il fine ultimo dell'evoluzione sarebbe quello di creare un essere perfetto di fattezze artificiali. Però esistono anche le varianti scientifiche, come quelle del professor Morris. L'unico aspetto auspicabile è quello, semmai Morris avesse ragione, che questi extraterrestri "umani" non abbiano le stesse caratteristiche violente, xenofobe e conquistatrici innate, ahimé, dentro molti esponenti della specie umana.
Altrimenti sarebbe proprio terrificante...