L'annuncio viene dalla NASA e gli stessi responsabili del progetto New Horizons sono rimasti stupefatti dalla presenza di cieli blu ed acqua ghiacciata rossa sulla lontana superficie di Plutone. Sono solo le prime immagini a colori della sonda che continueranno a pervenire agli scienziati per ancora un anno. "Chi si sarebbe mai aspettato un cielo blu nella fascia di Kuiper? Èmeraviglioso". Con queste parole Alan Stern, investigatore capo del Southwest Research Institute, gruppo che si sta occupando dell'analisi dei dati provenienti dalla sonda New Horizons della NASA, annuncia le novità, in un comunicato apparso ieri sul sito dell'agenzia spaziale americana.
Le prime immagini a colori di Plutone
La sonda New Horizons, che era in stato di ibernazione da qualche tempo, si è attivata alcuni mesi prima dell'arrivo, cioè da quando le immagini a colori della superficie di Plutone erano già migliori di quelle ottenibili dal nostro pianeta o dal telescopio spaziale Hubble. Ciò ha fatto sì che per la prima volta gli scienziati siano riusciti a vedere delle immagini a colori del pianeta nano e a catturare così le tinte cromatiche dell'atmosfera plutoniana. Questa è formata da una foschia formata da particelle rosse e grigie. Ma ciò che ha sorpreso Alan Stern e il suo team è stato il modo in cui queste riflettono la luce blu, facendo assumere al cielo una tinta molto simile a quella terrestre.
Ghiaccio rosso plutoniano
La seconda significativa scoperta, ci comunica la NASA, è che c'è dell'acqua ghiacciata su Plutone. La scoperta di alcune piccole zone ghiacciate esposte, è avvenuta tramite la visualizzazione dello spettro di colore della superficie di Plutone. Secondo Jason Cook del Southwest Research Institute "capire perché l'acqua appare solo in alcune zone ed in altre no è la nostra sfida".
Un aspetto curioso è ciò che fa notare Silvia Protopapa dell'Università del Maryland "Sono sorpresa che quell'acqua sia così rossa". È ora in fase di studio la relazione tra l'acqua ghiacciata e la presenza di toline, formate da metano ed azoto che colorano di rosso la superficie di Plutone.
Verso nuovi orizzonti
La sonda New Horizons, che ha lasciato la terra da ormai 9 anni, ha iniziato la sua trasmissione di immagini dallo scorso luglio, quando la sonda ha iniziato ad effettuare un sorvolo ravvicinato di Plutone ad una distanza minima di circa 12.500 km dalla superficie del pianeta nano.
Seppure la trasmissione dei dati è abbastanza lenta, vista anche la distanza dal nostro pianeta, occorrerà aspettare fino a novembre 2016 per la ricezione completa. New Horizons, partita nel gennaio 2006 dopo aver sorvolato Giove, ha raggiunto l'orbita di Urano nel 2011 e quella di Nettuno nell'agosto 2014. L'inizio della trasmissione dei dati di maggior importanza è iniziata a settembre 2015 e si concluderà a novembre.È probabile che Plutone non abbia ancora finito di sorprenderci.