Terrore senza precedenti nella capitale francese nella notte fra venerdì 13 e sabato 14 novembre, fra sparatorie con ostaggi, esplosioni e almeno 150 vittime secondo le prime ricostruzioni delle autorità di Parigi. Semmai ce ne fosse stato bisogno, dopo gli attacchi di Charlie Hebdo, la Francia deve di nuovo fare i conti con gli attentati terroristici in una Parigi che d'ora in avanti non sarà più la stessa.

Attentati che si sono verificati in più punti della capitale, con almeno 30 morti per tre esplosioni allo Stade de France mentre si giocava l'amichevole Francia-Germania, nonché nella sala concerti Bataclan, dove ci sarebbero stati ostaggi e vittime durante il concerto degli Eagles of death metal.

Intorno a mezzanotte le teste di cuoio sono riuscite a fare irruzione nel locale e ad uccidere tre jihadisti che avevano chiaramente urlato "Allah è grande" secondo alcuni testimoni prima di compiere l'insano gesto. In serata è stata spenta la Torre Eiffel in segno di lutto cittadino.

Si alza il livello di sicurezza in Italia

Una nottata da incubo, insomma, per tutti coloro che si sono ritrovati in mezzo all'inferno che ha sconvolto di nuovo la capitale francese. La preoccupazione, a questo punto, è che un attentato simile possa avvenire anche qui da noi in Italia, motivo per cui nella notte i vertici delle forze dell'ordine hanno rafforzato i controlli e la sicurezza delle aree ritenute più a rischio.

Il ministro dell'Interno Alfano, assieme al capo della PoliziaPansa, ha fatto sapere che ambasciate, consolati, istituti di cultura straniera, sedi ministeriali e strategiche e obiettivi simbolo (come Colosseo, Uffizi di Firenze, Duomo di Milano) saranno sorvegliati militarmente 24 ore al giorno. Matteo Renzi, nel frattempo, è in costante contatto con il presidente francese Hollande, che avrà un'altra bella "gatta da pelare" dopo aver fatto i conti con gli attentati terroristici di Charlie Hebdo, con quello al negozio kosher e soprattutto dopo aver cominciato a bombardare militarmente lo Stato Islamico.