In una casa nella periferia di Sarajevo, in Bosnia-Erzegovina, troneggiava una bandiera dell'Isis, Lì si riunivano almeno una decina di persone. Undici sarebbero stati gli arresti, almeno secondo quanto dichiarato dal procuratore antiterrorismo Dubravko Campara ai media locali. La manette per loro sarebbero scattate lo scorso 22 dicembre con l'accusa di reclutamento e incitamento pubblico per attività di tipo terroristico. Per otto di questi presunti terroristi il tribunale di Sarajevo avrebbe previsto la carcerazione preventiva per almeno 30 giorni.

Il gruppo sarebbe stato in contatto con dei membri dell'Isis per piazzare una bomba e fare almeno cento morti, riportano i media locali. Per il loro avvocato, invece, non si è trattato di altro se non di una "farsa" per un gruppo di persone che stava semplicemente mettendo in pratica la propria religione. L'esplosivo non è stato ancora ritrovato ma gli inquirenti sarebbero riusciti a trovare prove consistenti a sostegno di un vero e proprio contatto con lo Stato Islamico.