Le notizie di orrori sparsi nelle varie parti del mondo sembrano non finire mai. Ad esempio in Nigeria le chiamano fabbriche di bambini, e sono sotto il controllo di criminali locali: donne e ragazze, spesso rapite nelle campagne, vengono stuprate, messe incinte e tenute prigioniere fino al momento in cui partoriscono, con l’intento di poter rivendere i loro figli. Una pratica abominevole, l’ultima frontiera dello sfruttamento sessuale che sta venendo alla luce in questi mesi. Un altro dei tanti problemi che affliggono questo paese africano.

La schiavitù procreativa della baby factory

Il fenomeno è purtroppo così diffuso così diffuso che ha perfino un nome: ‘schiavitù procreativa’, ed è così redditizio da essere in mano ad organizzazioni criminali che operano su due filoni: da una parte spediscono all’estero come pacchi postali ragazze nigeriane per essere utilizzate illegalmente per maternità surrogate; dall’altra le costringono in patria a gravidanze forzate dopo essere state violentate, con li proposito di alimentare un mercato di neonati messi in vendita come merce qualsiasi ad un prezzo che parte dai 4000 e che può superare i 10mila euro. Emanuele di Leo, presidente di Steadfast onlus, operativa in Nigeria da tempo, spiega chi sono gli acquirenti che si macchiano di questo reato: ‘Sono sia persone che vengono dall’occidente che hanno problematiche per quanto riguarda la sterilità, quindi sia coppie etero ma anche coppie omosessuali; l’altra metà sono nigeriani, persone ricche che utilizzano questi metodi.

Il maschio della coppia effettuerà delle aggressioni verso queste ragazze rapite dai villaggi per poter mettere al mondo poi questo bambino.’

Negli ultimi anni sono state scoperte nel paese una ventina di fabbriche di bambini, in genere ex-orfanotrofi dove le ragazze vengono segregate. In uno di questi scoperto recentemente ce n’erano 32, ovviamente tutte incinte.

Gran parte del commercio è condotto localmente in Nigeria, ma la polizia sospetta che i bambini siano stati venduti in Europa e negli Stati Uniti.

L'Europa ha le sue colpe

Molti paesi continuano ad adottare bambini dalla Nigeria. Dal 2008 sono migliaia i bambini adottati in Europa. Costoro di solito avevano esigenze particolari e molto probabilmente non provengono dalle fabbriche di bambini, ma il fenomeno è ben noto.

Le agenzie di adozione internazionali sostengono che i bambini, i loro genitori e l'intero processo di adozione sono presidiate da parte del governo nigeriano. Ma in Nigeria non ci sono tali garanzie, per cui il mercato potrebbe essere alimentato illegalmente.

C’è però un altro orrore nell’orrore di questa schiavitù sessuale a base di stupri veri e propri: Oltre a vendere i neonati a coppie senza figli, ci sono alcune indicazioni di organizzazioni che hanno venduto i bambini che sono utilizzati in rituali magici. In alcune parti della Nigeria addirittura si crede che la polvere di neonato porti fortuna.