Durante un congresso del principale partito di sinistra tedesco "Die Linke" svoltosi a Magdeburgo, un giovane uomo ha lanciato una torta al cioccolato sulla faccia della vicepresidentessa del partito Sahra Wagenknecht.

L'azione è stata rivendicata da un gruppo antifascista denominato "Torten fur Menschenfeinde"("Torte per i misantropi") ed è stata considerata come una punizione relativa alle recenti dichiarazioni di sostegno alla limitazione dell'immigrazione di massa attualeche la Politica ha fatto.

In seguito al lancio della torta il contestatore è stato fatto allontanare dal congresso, accompagnato dalle forze dell'ordine a cui non ha opposto nessuna resistenza.

Le dichiarazioni della politica sull'immigrazione di massa

La Wagenknecht sostiene che non è più sostenibile la politica di "accoglienza indiscriminata" sinora praticata nel paese tedesco e ha dichiarato che "Non tutti i rifugiati possono venire in Germania".

La politica tedesca era già nota per le dichiarazioni fatte dopo i tragici fatti di Colonia, dichiarazioni in cui sostenne l'espulsione dei migranti che si erano macchiati di aggressioni e molestie sessuali durante la notte di Capodanno affermando che avevano perso "il diritto all'ospitalità".

La Wagenknect, politica fortemente contraria all'austerity e alla NATO

Oltre alle affermazioni sull'odierna immigrazione di massa, la Wagenknecht è anche famosa per essere una delle politiche di sinistra più critiche nei confronti delle politiche di austerity che sono state attuate in diversi paesi dell'Unione Europea per fronteggiare la grave crisi economica e finanziaria che imperversa in tutta l'UE.

Inoltre, la vicepresidentessa di "Die Linke" è fortemente critica verso le politiche attuate dal Fondo Monetario Internazionale(F.M.I) nei confronti della Grecia così come dell'attuale struttura economica e politica della stessa Unione Europea, in tal modo andando contro le posizioni dei partiti centrodestra e del centrosinistra tedesco al governo.

C'è anche da segnalare che la politica risulta essere anche fortemente critica alla NATO e alla politica estera imperialista degli Stati Uniti D'America, mentre sostiene una politica di maggiore apertura verso la Russia.