Un insegnante italiano originario di Pescara, Alessandro Angelucci, è morto in Turchia, precisamente nel distretto di Karasu, a un paio di centinaia di km da Istanbul. Angelucci insegnava storia bizantina all'Università di Chieti-Pescara ed aveva aderito al programma Erasmus Plus, orientato a promuovere la cultura e la formazione in ambito europeo. Il 34enne amava molto la sua professione e si sentiva bene coi suoi studenti. Mentre camminava insieme ad altri ragazzi, Alessandro ha perso l'equilibrio ed è finito in un burrone. I soccorsi si sono rivelati inutili: il docente è morto sul colpo dopo un volo di oltre 15 metri.
La salma è stata subito trasportata in ospedale e nei prossimi giorni verrà sottoposta ad autopsia per accertare le cause del decesso. Perché Alessandro è caduto nel burrone? Ha avuto un malore? Probabilmente, gli investigatori sentiranno i ragazzi impegnati nell'escursione assieme all'insegnante.
Episodi del genere rattristano. I programmi Erasmussono promossi per lo sviluppo dell'integrazione, della cultura, della conoscenza ma, purtroppo, spesso mietono vittime. Negli ultimi anni, infatti, hanno perso la vita diversi studenti e insegnanti impegnati in programmi Erasmus. Alessandro Angelucci non avrebbe mai immaginato di perdere la vita in Turchia, nazione che amava profondamente. Chissà quante escursioni aveva fatto, l'insegnante, prima di quella fatale, di quella che ha gettato in un profondo sconforto tutti i suoi parenti, i suoi amici e tutti quelli che lo conoscevano.
Forse il 34enne avrà messo un piede in fallo; o forse avrà avuto un calo di pressione. Chi lo sa? Certamente, l'autopsia permetterà di fare luce sulla vicenda. Fare le escursioni è bello, ma se non si ha molta esperienza bisogna sempre stare con altre persone, perché ci sono molte insidie sul cammino. La salma del docente italiano verrà trasferita in Italia dopo l'esame autoptico. Un'altra escursione fatale nel mondo, un'altra vittima nell'ambito del programma Erasmus. La morte di Alessandro Angelucci poteva essere evitata?