L'attentato avvenuto a Gaziantep ad opera di un kamikaze bambino, 12 anni la sua età, ha provocato oltre 50 morti. La notizia però che fa più effetto è quella di quanti piccoli sono deceduti in questo attentato gravissimo. Il fatto è accaduto durante una festa di matrimonio di curdi, a cui erano presenti molti invitati. Uno degli elementi più desolanti di questa situazione, e anche decisamente il più triste, è che l'attentatore era un bambino. Ciò riporta alla mente le guerre in cui si vedono piccoli con i fucili in mano: l'esercito dei bambini.

29 morti sotto i 18 anni

I morti giovani caduti in questo attentato sono 29, si tratta di ragazzi e bambini: un'età compresa tra i 4 e i 17 anni. Una notizia che lascia l'amaro in bocca, pensando a quanto la guerra e l'odio tra i popoli possa sfociare in atti di questo genere senza escludere nessuno. Si colpisce senza considerare età, senza rispetto di niente, c'è solo la guerra, che al solito miete molte vittime civili, persone innocenti che sono solo vittime delle circostanze. Una piaga mondiale che non trova soluzione e che purtroppo non si fermerà.

I media curdi hanno voluto puntualizzare

I media curdi hanno voluto informare le autorità e le fonti di informazione sui numeri esatti dell'attentato e hanno voluto precisare che almeno 29 vittime sono ragazzi e bambini.

Avendo subito l'attentato, hanno voluto anticipare eventuali strumentalizzazioni e numeri al ribasso, specificando dinamica e età delle vittime. La Turchia vive una situazione difficile interna, un momento di grande caos che non vede luce in fondo al tunnel. Una situazione di difficoltà che vive una parte del mondo, come la Siria, che vede in Aleppo il centro di una guerra sanguinosa, che si combatte da ogni fronte.

Alla fine i morti sono a centinaia, per non dire migliaia, dove i civili e innocenti cadono senza riuscire a determinarne il numero esatto. Una situazione difficile che continua a essere troppo calda, con forze mondiali che si susseguono ad entrare nelle operazioni aumentando caos e instabilità.