Il 18 agosto di un anno fa, a Palmira in Siria, Khaled Al-Asaad famoso archeologo e direttore delle antichità veniva giustiziato dall'ISIS.Khaled Al-Asaad, nato nel 1936, si era laureato presso l'Università di Damasco ed aveva presto iniziato l'attività archeologica nella sua Palmira. Nominato direttore del museo e del sito archeologico della città nel 1963, mantenne la carica oltre quarant'anni fino al pensionamento.
Il prezioso lavoro sul campo di Al-Asaad, che potè contare sulla partecipazione agli scavi di equipe di vari paesi occidentali, portò nel 1980 al riconoscimento del sito archeologico come Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
Nella sua carriera di studioso Al-Asaad ha pubblicato numerosi articoli su riviste internazionali di archeologia e oltre venti monografie incentrate su Palmira e le antichità siriane, oltre a traduzioni di testi dall'aramaico.
Il 21 maggio del 2015 Palmira cadeva nelle mani delle formazioni dello Stato islamico (ISIS/Daesh) che poco dopo prendevano di mira alcune strutture nelle rovine archeologiche della città. A metà luglio Al-Asaad fu sottoposto a prigionia dai militanti. I rapporti provenienti da Palmira indicavano che Al-Asaad si rifiutava, anche sotto tortura, di fornire informazioni su dove fossero nascoste diverse antiche opere d'Arte non rinvenute nel museo locale. La sua reticenza a fornire informazioni gli costò la condanna a morte eseguita il 18 agosto 2015.
Asaad venne pubblicamente giustiziato sulla piazza antistante il Museo della città moderna e il suo corpo, decapitato, fu appeso a una colonna.
La scomparsa dell'82enne Khaled Asaad, suscitò enorme emozione nel mondo e particolarmente in Italia
Risultava evidente l'estremo coraggio dell'ultra-ottantenne studioso che preferiva la morte alla rivelazione di informazioni che avrebbero ulteriormente messo in pericolo il patrimonio culturale siriano.
L'esercito siriano costretto a ritirarsi da Palmira iniziò presto ad avvicinarsi alla città, ma l'offensiva poté ottenere maggiori avanzamenti solo a partire dal mese di novembrequando i raid aerei russi si fecero frequenti sulla zona.
Dopo una serie di attacchi e contrattacchi, l'iniziativa su ampia scala per liberare Palmira prese il via nel marzo del 2016.
Finalmente il 24 marzo le truppe siriane entrarono nell'area archeologica e il giorno successivo presero il castello medievale. Il 27 marzo l'esercito siriano liberava completamente la città di Palmira.
All'arrivo delle truppe governative e degli specialisti russi veniva confermata la distruzione di alcuni templi nel sito archeologico, ma i rapporti degli archeologi sul posto consentono di poter sperare in una concreta una possibilità di recupero e ricostruzione a guerra finita.
Attualmente il fronte di Palmira resta attivo. Le forze siriane sono attestate ad est della città moderna e devono difendersi da alcuni tentativi dell'ISIS di riaffacciarsi nella periferia della città. Sono frequenti le incursioni aeree russe sulle posizioni dei militanti nell'area desertica ma ricca di giacimenti petroliferi sulla strada verso Deir Ezzor.
Oggi sono previste in Italia alcune iniziative per celebrare l'archeologo siriano, mentre la città di Arona (Varese) ha deciso di dedicare ad Al-Asaad il museo cittadino.